Milano traslochi emotivi presso lo spazio PlasMA
Milano traslochi emotivi coincidono con la sperimentazione di Sonata 30K in programma il 6 marzo 2018 presso lo spazio PlasMA dello storico club Plastic di Milano. Per i promotori si tratta del primo luogo di rifugio per trasgressioni a suon di dj set. Presenti ospiti internazionali e punto di riferimento per la cultura underground e LGBT.
Milano Traslochi Emotivi: l’evento
Una vera e propria Sonata di norma definita come: “componimento musicale strumentale in struttura tripartita, che attraverso varie elaborazioni assume la sua definitiva fisionomia con Mozart e Beethoven”. La performance conserva la struttura classica dei tre tempi. Tuttavia – spiegano gli organizzatori – ne modifica il contenuto mediante “un susseguirsi di azioni che adottano differenti linguaggi come il video, il suono e la danza”. “Sonata 30K trasforma uno spazio industriale, storicamente luogo di produzione e lavoro attivo, in un luogo tra sogno e veglia, dove la sospensione del presente diventa l’unica possibilità di sopravvivenza alla perdizione”.
Il limbo è stato creato da un film di Alice Bachmann, set sonori di Abi Tariq, Gianluca Elia e Pierpaolo Moschino , l’azione performativa di Giulia Currà e Simona Squadrito. Il tutto insieme ai cosiddetti “dormienti, anime irrequiete ma esauste, attive e spente, vegetali e nomadi, Luana Rossin e Leo Ferrari”. “Un trasloco in Sonata, dove l’incognita del K aggiunge, modifica, sopravvive e scandisce il tempo di una danza senza controllo”.
Ringraziamenti speciali vengono tributati dai promotori a Lucio Nisi e il team del PlasMA Plastic, Pasquale Leccese e Paola, che hanno aiutato la riuscita di questa importante avventura. Ma anche a Massaranna, a Sara, a Lou, a Rocco. E ancora agli amanti, agli amici, al suono, alle cicatrici, alla poesia, al deserto, al vento.
Milano trasloschi emotivi: il progetto
Traslochi Emotivi (Milano 1988) è un progetto di ricerca la cui fondazione si deve a Giulia Currà nel 2010. Opera come collettivo nomade nell’arte contemporanea, in diverse città del mondo. Si definisce come “un’entità nomade e mutante che si costruisce e decostruisce continuamente e che porta alla creazione di azioni progettuali d’arte a 360°, con figure sempre diverse in base al progetto”. Nel 2012 fonda CasaCicca, casamuseo di 20 mq che ospita ad oggi più di 100 opere d’arte. “Vegetal Import Festival” Manifesta 11, Zurigo 2016; “Reframing Back // Imperative Confrontations Pad. Egitto, XV.Biennale di Architettura Venezia 2016; “Hotel Splendor” H+, Milano 2014; “I am that I am”, Printed Matter, New York 2014.
Traslochi emotivi: gli artisti
Abi Tariq (Karachi 1991)
Artista concettuale, performer e scrittore. Definisce la telepatia organica come “comprensione” nutrita nel tempo dall’intimità. Il suo lavoro spesso mette in discussione l’estraneità e le relazioni di potere all’interno delle dinamiche sociali. Fondamentalmente radicato nella sovrapposizione tra misticismo e assurdità, Tariq ha dato vita ad un alter-ego Green Flux che esiste principalmente nel regno del suono. Produce rumore ambientale sperimentale lo-fi e trasmissioni vocali.
Alice Bachmann ( Lione 1992)
Impiega il medium audiovisivo nel tentativo di far risorgere la poesia del reale. Orizzonti, spaesamenti e paesaggi interni, il suo lavoro indaga la frontiera tra il dentro e fuori ( campo ), l’oscillazione tra realtà e finzione. Biennale di Arte di Dakar, Senegal 2014 / solo show “Non-Classic Serial” LINK, Centre for the Arts of the Information Age / Arte Sella, The contemporary mountain, Trentino 2017.
Simona Squadrito (Catania 1984)
Curatrice e critica d’arte. Lavora per il Bice Bugatti Club e per la Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani, è cofondatrice di KABUL Magazine, presidente dell’associazione CasaGialla e direttore artistico di Villa Vertua Masolo ( MB ). Scrive per diverse riviste di settore come: Exibart, ATPDiary, Artribune, Mousse Magazine e Cerchio Magazine.
Gianluca Elia (Milano 1991)
Musicista attivo nel campo della musica improvvisata ed elettroacustica. Originario della scena jazz e free-jazz di Milano, attualmente vive a Copenhagen, dove lavora tra performance e programmazione di processi elettronici (strumenti) o improvvisativi (progetti). Da Luglio 2017 a Febbraio 2018 collabora con Søren Kjaergaard alla realizzazione di un software che riutilizzi la documentazione video della pratica pianistica di Søren come materiale performativo. Curatore di “Perfect Volume”, con Asger Thomsen, in tour in Italia ad Aprile 2018; Rhizoceros, un’ottetto di sax tenori premiere a Vinterjazz con Torben Snekkestad, Febbraio 2018.
Pierpaolo Moschino (Milano 1994)
Progettista sonoro, esploratore musicale, eterno sperimentatore. Queste sono solo alcune delle figure con cui piace descriversi, se lo cercate lo potete trovare girovagante con suoi più noti volti: “prp”, “aboutjoe”, in compagnia nella “Balera Favela”, a lavorare nel “Fluido Studio”, difficilmente solo Pierpaolo, ma in questi rari casi, l’inaspettato si palesa in un’edonistica e schizofrenica ricerca d’identità; il Dasein è nelle sue maschere, il resto è rumore.