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Cheratocono, una malattia invalidante

Tanti sono gli elementi indispensabili al nostro organismo per poter svolgere diverse attività, dal nutrirsi al camminare o al vedere. Ed a proposito della vista, gli occhi rappresentano tra gli organi più importanti ma anche vulnerabili del nostro corpo. Essi possono essere oggetto di serie problematiche, che potrebbero poi addirittura degenerare in vere e proprie patologie. Una tra le più insidiose e che può colpire in età giovanile è il Cheratocono.

Fortunatamente tale malattia, se individuata in fase iniziale e con i giusti trattamenti, può essere bloccata, evitando serie conseguenze alla vista. Tra questi trattamenti utili contro il cheratocono, vi è anche il cosiddetto Cross-Linking corneale, un intervento para-chirurgico a ridotta invasività e che può essere effettuato in centri specializzati, come ad esempio l’Mvm di Roma che viene scelta per gli interventi non solo da chi vive nella regione ma da nord a sud Italia. Andiamo comunque a cercare di conoscere meglio cosa sia il cheratocono, una problematica invalidante che può portare anche alla cecità, e quali le sue cause.

Una malattia a cui fare molta attenzione

Il cheratocono è una patologia che tende a colpire la cornea e gradualmente a deformarla. Questa parte dell’occhio, trasparente e situata di fronte all’iride, è deputata al passaggio della luce verso la parte interna della pupilla. Tale disturbo degenerativo, tuttavia, tende a far indebolire la cornea, assottigliarla e modificarne la curvatura verso l’esterno, evidenziando poi una sorta di apice curvo appunto. Questo, col trascorrere del tempo, tende ad accentuarsi ed a provocare un considerevole peggioramento della vista.

Le cause alla base di questo disturbo

Le origini di tale malattia sono ancora sconosciute, anche se la sua insorgenza è spesso connessa ad una trasmissione genetica, in circa il 10-15% dei casi. Tuttavia, vi possono essere associate anche altre cause scatenanti, come ad esempio lesioni o particolari danni alla cornea (si pensi ad un’irritazione cronica) oppure ulteriori problematiche, come la retinite pigmentosa, o infine anche altre malattie, come la sindrome di Down.

Sintomi e soggetti maggiormente colpiti

Solitamente, i sintomi di questo disturbo degenerativo possono essere una più accentuata sensibilità alla luce (fotofobia), una lieve irritazione oculare, una visione distorta ed anche un offuscamento della stessa. L’evoluzione del cheratocono è lenta e graduale, nell’arco di 10-20 anni, per poi arrivare a stabilizzarsi. Esso, comunque, tende a presentarsi e svilupparsi in età adolescenziale e adulta, in particolare tra i 12 ed i 40 anni, al massimo. Col trascorrere del tempo poi, se non curato, si può giungere anche alla perdita della vista.

Fortunatamente, esistono diversi trattamenti (tra cui, come detto, il cross-linking) che possono essere eseguiti per fronteggiare e fermare tale patologia, sempre se avviati nella sua fase iniziale. Sarà cura dell’oculista o dello specialista valutare, caso per caso, le migliori azioni da intraprendere per evitare l’evolversi della malattia e le sue peggiori conseguenze. 

Alessia Scotto: