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Come e perché fare un lascito testamentario

In genere le persone tendono a fare testamento perché vogliono evitare che il proprio patrimonio possa andare a determinate persone, magari anche sconosciute.

Basti pensare che in caso di mancanza di testamento, alla morte di una persona si apre la successione legittima, ovvero, la successione regolata interamente dalla legge. In tal caso i beni del de cuius possono essere acquisiti anche da parenti fino al sesto grado di parentela o, in mancanza, direttamente dallo Stato.

Ebbene, onde evitare scenari del genere, le persone tendono a redigere testamento. Attraverso l’atto mortis causa per eccellenza è possibile decidere, entro i limiti di legge, a chi lasciare le proprie sostanze. Nel testamento è possibile prevedere anche dei lasciti testamentari in favore di Onlus, ovvero, organizzazioni prive di scopo di lucro e che si prodigano nel fornire assistenza alle persone più bisognose. Clicca qui per avere maggiori dettagli sui lasciti testamentari e scoprire cosa sono.

Come si fa un lascito testamentario

Per effettuare un lascito testamentario, occorre includerlo all’interno della propria scheda testamentaria. Il testamento, a sua volta, può essere pubblico, segreto oppure olografo.

Nel primo caso, bisogna redigere il documento nello studio del notaio, con due testimoni. In realtà è il notaio a scrivere il testamento, previa dettatura da parte del testatore.

In alternativa è possibile scrivere di proprio pugno il testamento su un foglio di carta, senza la presenza del notaio e dei testimoni. Tale forma testamentaria (olografa) è la più semplice però, per poter essere valida, è necessario che il testamento sia scritto, datato e sottoscritto di proprio pugno (ovvero con carta e penna) in caso contrario è nullo.

L’altra forma testamentaria, ovvero quella segreta, è quella meno utilizzata perché eccessivamente formale e farraginosa. È necessario, infatti, scrivere un testamento su un foglio di carta e consegnarlo, alla presenza di due testimoni, al notaio il quale, sempre alla presenza della parte e dei testimoni, procede a sigillarlo in un piego di carta utilizzando sigilli di cera lacca.

A prescindere dal tipo di testamento prescelto, è fondamentale specificare chiaramente il beneficiario del lascito (denominazione e codice fiscale) altrimenti la disposizione testamentaria non sarà valida.

Perché fare un lascito testamentario

Ci sono diversi motivi per i quali si può fare un lascito testamentario in favore di un’organizzazione benefica, tra cui:

  • Supportare cause importanti in modo concreto: i lasciti testamentari costituiscono un metodo per sostenere cause significative e progetti importanti per la società, portati avanti dai vari enti no profit che operano in tutto il mondo.
  • Trasmettere i propri principi: un testamento solidale consente di trasmettere i valori personali che si ritengono particolarmente importanti. Attraverso questo strumento, infatti, è possibile destinare parte del proprio patrimonio a un’organizzazione scelta personalmente, così da assicurare il rispetto delle proprie volontà.
  • Esenzione dalle imposte: i lasciti testamentari a favore delle organizzazioni no-profit non sono soggetti a tasse. Questo vuol dire che l’intero importo prestabilito viene devoluto alle attività benefiche dell’ente prescelto.
  • Salvaguardare i propri cari: redigere un testamento permette di proteggere i familiari in ogni eventualità, anche nel caso di lasciti ad enti di beneficenza. La quota di legittima, infatti, garantisce i diritti dei parenti più stretti, mentre la quota disponibile può essere gestita secondo le proprie preferenze. In altre parole, fare un lascito testamentario in favore di un ente no profit non significa ledere gli interessi dei legittimari.
  • Incentivare gli altri a donare: fare un testamento solidale può ispirare gli altri a fare lo stesso, diffondendo la cultura della solidarietà e dell’aiuto reciproco.

Insomma, sono innumerevoli i motivi per i quali il testatore potrebbe voler lasciare una parte del proprio patrimonio a un ente solidale.

Categories: Economia e Finanza
Redazione Milano: