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RUBEN MINUTO – ecco il suo “THE LARSEN’S SESSIONS – LIVE IN STUDIO”

Minuto esce con un disco registrato live in due sessioni, negli studi RecLab Studios by Larsen Premoli. Una lodevole testimonianza di come il blues sia ancora un cuore pulsante e caldo e che resiste nella sua brace persistente. Mescolandosi ad altri suoni, si fonde perfettamente all’idea che Ruben ha sempre avuto di questo suo lavoro.

Nei brani che si susseguono si distingue la sua grande capacità di trasmettere tramite la chitarra, le sue svariate capacità di interpretazione, dagli assoli agli arpeggi. Dona generosamente al disco il suo carattere eclettico e preciso. Non solo un disco blues, ma un quadro fatto di svariati colori, che dal rock sfocia nel rhythm and blues, dalla canzone d’autore, alla super band da live indimenticabili. Un salto fra ballate folk e riferimenti fino ad artisti più recenti come i Pearl Jam, attingendo dal classico sound anni 60 e 70, ispirazioni naturali, d’istinto, dai Creedence a Neal Young e soci. Canzoni che annoiano difficilmente e che dipingono un lavoro sanguigno, di grande carattere, di passione, che trasporta in un connubio di ricordi, fatto di sorrisi e smorfie amare. In risalto la cover tratta dalla colonna sonora di Grease, “You’re the one that i want”, con la voce profonda e scura di Jane Jeresa, e poi quella di Sophie Elle che canta insieme a Ruben una ballata d’amore, “Who cares”, arricchendola di una dolce e sensuale interpretazione. Lucia Lombardo è l’altra cantante che accompagna Ruben in “The hands of time”. Probabilmente la voce che esprime nel suo modo così semplice e sincero, la sua totale bellezza, dando il suo tocco ed il proprio senso più vero a questo lavoro, interpretandone il dolore e facendocelo sentire.

La voce di Ruben sembra essere messa in secondo piano proprio dalla sua stessa bravura con la chitarra, invece è il riferimento che più caratterizza questo suo essere artista in toto. Il suo modo di scrivere canzoni, gli arrangiamenti, non sono da meno, così come le stesse melodie della voce che crea in libertà, i cori inseriti nel punto giusto.

Una bellissima sorpresa sul finale è il tributo a Jimmy Rodgers, alle origini del country, alla bandiera americana dello “Jodel”, una rivisitazione eseguita con grande rispetto, che chiude in modo degno ed originale, un lavoro ben fatto ed ispirato. Una lieve precisazione sulla cura del mastering che poteva essere più preciso ma che non distoglie l’orecchio dall’apprezzare un artista dalle grandi doti che ci ha svelato una parte importante della sua vita.

Link per l’ascolto: https://deltapromotion.bandcamp.com/album/the-larsens-sessions-live-in-studio

Categories: Cultura e Società
Redazione Milano: