La Regione Lombardia ha adottato una delibera con la quale sono stati definiti gli importi dei danni subiti dalle aziende agricole a causa della grave siccità manifestatasi a partire dallo scorso mese di maggio. I risultati del minuzioso rilevamento dovranno ora essere analizzati dal ministero delle Politiche Agricole affinché si possa dare corso all’iter di risarcimento. “Auspichiamo che la richiesta lombarda possa essere accolta integralmente a livello nazionale – commenta Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia – in considerazione del fatto che gli effetti dell’andamento climatico sono ogni anno più gravi e le imprese agricole e agromeccaniche si trovano ormai ad affrontare una situazione insostenibile”.
I danni registrati dai tecnici della Regione hanno raggiunto un importo totale di circa 417 milioni di euro, una cifra che vari operatori considerano peraltro stimata per difetto a causa di ostacoli oggettivi che spesso si frappongono alle azioni di rilevamento. “Come abbiamo avuto modo di evidenziare alcuni mesi fa – ricorda il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo -, gli stessi esperti del Mipaaf avevano chiarito come la penuria idrica del bacino del Po avesse prodotto danni su oltre un terzo della produzione agricola nazionale, seppur in misura variabile a seconda delle zone. In Lombardia l’amministrazione regionale segnala che in alcune aree i danni hanno raggiunto la soglia del 70%. Risulta pertanto sempre più urgente condurre fino alla fase esecutiva i progetti riguardanti nuove infrastrutture irrigue e procedere con celerità al miglioramento di quelle esistenti “.