«Se a 14 anni sei davanti a un microfono non sai ancora bene chi sei, ma cerchi la tua voce. La provi, la sbagli, la aggiusti». Con queste parole Piero Muscari annuncia presentato in anteprima il suo prossimo libro Volevo solo giocare a figurine, in uscita a breve per Rubbettino.
Il volume intreccia ricordi personali, riflessioni e un percorso di crescita che parte dall’adolescenza, quando l’autore scopriva il mondo della comunicazione e dello sport. «Non uno sport qualsiasi – racconta – ma la corsa, quella che insegna che il corpo può andare oltre la testa, che vincere non è solo arrivare primo, ma sentirti più forte della paura».
Unendo il valore delle parole a quello della disciplina sportiva, Muscari sottolinea come il talento, se rispettato e coltivato, possa trasformarsi in destino: «Quando unisci le due cose – le parole e la corsa – capisci che non ti serve più il permesso di nessuno. Che la vita non la giochi in difesa. Da quel momento smetti di chiederti se puoi e inizi a farlo».
Con Volevo solo giocare a figurine l’autore propone una riflessione autentica sul rapporto tra sogni, coraggio e crescita personale, offrendo al lettore una testimonianza capace di ispirare e motivare. L’uscita nelle librerie è attesa nelle prossime settimane.