Tublat LTD: il nuovo modello operativo della trasformazione digitale globale
Con quartier generale a Londra Gianluca Iannotta guida la holding che sta ridisegnando il modo in cui tecnologia, persone e business si integrano. Tublat diventa il paradigma di un digitale efficiente, accessibile e umano.
Nel mondo del business contemporaneo, la digitalizzazione non è più un vantaggio competitivo — è la base minima di sopravvivenza. Eppure, nel caos delle trasformazioni tecnologiche, emerge un nome che sta ridefinendo il modo stesso di interpretare il digitale: Tublat LTD.
Fondata a Londra da Gianluca Iannotta, imprenditore visionario con radici italiane, la holding rappresenta oggi un nuovo modello operativo per l’impresa globale, capace di fondere strategia, innovazione e cultura aziendale umana in un unico ecosistema scalabile.
Con sedi tra Londra, Toronto, Hong Kong, Gurgaon e Napoli, Tublat si distingue come case study internazionale su come costruire un’impresa tecnologica sostenibile, agile e integrata.
“Non basta digitalizzare: bisogna umanizzare la tecnologia e renderla un linguaggio universale tra persone e imprese,” afferma Iannotta. Ed è proprio questa idea a guidare la costruzione di un sistema che molti analisti definiscono già “l’architettura Tublat”.
Un ecosistema, non una semplice azienda
Tublat Ltd non è una holding tradizionale, ma una piattaforma intercontinentale di innovazione e servizi digitali. Il suo modello si basa su una rete integrata di unità operative indipendenti nella gestione, ma connesse da un’unica visione strategica e infrastruttura digitale comune.
Ogni sede del gruppo ha una funzione precisa e sinergica:
- Londra: centro di governance, finanza e corporate strategy.
- Toronto: gestione delle operazioni commerciali e sviluppo del mercato nordamericano.
- Hong Kong: coordinamento dei partner asiatici e relazioni internazionali.
- Gurgaon (India): innovazione tecnologica, sviluppo software e automazione.
- Napoli: sede della direzione europea, dove nasce il branding e l’identità culturale del gruppo.
Questo modello distribuito ma coeso consente a Tublat.com di mantenere efficienza operativa globale pur preservando agilità locale la combinazione che oggi distingue le aziende del futuro dalle multinazionali del passato.
“La globalizzazione classica è finita. Oggi serve la glocalization: essere globali, ma pensare localmente,” spiega Iannotta. E Tublat incarna perfettamente questo principio.
La tecnologia come leva strategica, non come fine
Mentre molti gruppi tech concentrano le loro risorse sulla tecnologia in sé, Tublat la considera una leva strategica al servizio del valore umano ed economico. Ogni innovazione introdotta dal gruppo ha una funzione chiara: semplificare processi, ridurre costi, aumentare efficienza e inclusione digitale.
La divisione tecnologica indiana, con sede a Gurgaon, lavora su tre direttrici principali:
- Automazione intelligente dei processi digitali (AI & Automation);
- Integrazione di piattaforme web–mobile scalabili per PMI;
- Sviluppo di infrastrutture SaaS ad alto valore aggiunto.
Il risultato è un ecosistema tecnologico modulare, facilmente adattabile a ogni Paese e settore.
Grazie a questa struttura, Tublat riesce a garantire servizi digitali avanzati a costi ridotti del 40% rispetto ai competitor, mantenendo standard qualitativi da enterprise.
Il vantaggio competitivo: efficienza umana
In un contesto economico dove l’intelligenza artificiale rischia di disumanizzare le relazioni, Tublat ribalta la prospettiva: non punta sulla sostituzione, ma sull’amplificazione del potenziale umano.
L’innovazione, per Iannotta, non è un insieme di algoritmi, ma un modo per valorizzare l’ingegno, la creatività e la collaborazione tra persone. Ecco perché la cultura Tublat è costruita intorno a un concetto chiave: efficienza umana.
Ogni progetto parte dall’ascolto, non dai dati.
Ogni decisione è guidata dall’empatia, non solo dai numeri.
E questo approccio, apparentemente intangibile, si traduce in metriche concrete:
- +37% di retention media dei clienti rispetto alla media di settore,
- +45% di produttività per team distribuiti,
- -30% di costi di sviluppo rispetto agli standard europei.
Risultati ottenuti non grazie a più tecnologia, ma a miglior gestione delle persone attraverso la tecnologia.
Il modello Tublat: governance e scalabilità
Dal punto di vista operativo, Tublat ha adottato un sistema di governance ibrido ispirato ai modelli delle corporate anglosassoni ma adattato alla mentalità mediterranea. In pratica: rigore nei processi, ma libertà nella creatività.
La struttura decisionale multilivello prevede:
- un Corporate Board a Londra (strategia, finanza e sviluppo),
- Executive Teams locali autonomi nelle scelte operative,
- un sistema di Data-Driven Management condiviso tra le sedi, basato su KPI di impatto reale.
Ogni sede comunica tramite una piattaforma interna proprietaria, che consente reporting, feedback e collaborazione in tempo reale. È una struttura che unisce la precisione di una multinazionale alla reattività di una startup, rendendo Tublat scalabile senza diventare burocratica.
Partnership strategiche e compliance globale
Uno dei punti di forza di Tublat è la solidità istituzionale.
La holding è stata strutturata con l’assistenza di due partner di eccellenza:
- FiscoClic, per la gestione fiscale e normativa internazionale;
- Ember Nine Limited, per il corporate management e la compliance legale UK.
Questo garantisce al gruppo una piena conformità alle normative OCSE, FCA e GDPR, elemento essenziale per operare con trasparenza in più giurisdizioni. Grazie a questa impostazione, Tublat può accedere con facilità a investitori istituzionali e fondi di venture capital internazionali.
Innovazione applicata: il modello operativo del futuro
L’approccio Tublat può essere sintetizzato in una formula: Tecnologia + Accessibilità + Umanità = Sostenibilità.
Ogni innovazione introdotta dal gruppo è pensata per ridurre la complessità tecnologica e aumentare l’efficienza dei processi aziendali dei clienti.
Il modello operativo prevede:
- soluzioni modulari adattabili a settori diversi;
- pricing trasparente e democratico;
- processi automatizzati ma personalizzati per ogni impresa.
Questo sistema ibrido permette a Tublat di operare come fornitore universale di infrastrutture digitali, mantenendo un vantaggio competitivo stabile in un mercato sempre più saturo.
È una filosofia che ricorda il pensiero di Peter Drucker:
“La cultura mangia la strategia a colazione.”
In Tublat, cultura e strategia convivono nello stesso piatto.
Visione a lungo termine: l’azienda che evolve con le persone
La vera forza di Tublat LTD non sta nei numeri, ma nella longevità del suo pensiero.
La holding non si limita a crescere: evolve con chi ne fa parte. Ogni team, ogni sede, ogni idea è parte di un ecosistema che si rigenera continuamente.
Nel piano industriale decennale, Tublat prevede:
- espansione in 12 nuovi mercati entro il 2035,
- creazione di un fondo interno per startup digitali,
- formazione di talenti tech attraverso academy proprietarie,
- e l’apertura di un campus internazionale Tublat dedicato all’innovazione e al benessere dei dipendenti.
Obiettivo finale: costruire un’impresa globale a impatto positivo, in grado di influenzare il modo in cui le aziende del futuro vivranno la tecnologia.
Il futuro del business è ibrido, umano e Tublat
Tublat LTD è più di una holding. È un prototipo di impresa del futuro, dove la tecnologia non sostituisce l’uomo ma lo potenzia, e dove la globalizzazione non distrugge le identità ma le connette.
Nel mondo post–AI, solo le aziende che sapranno integrare efficienza, etica e empatia sopravviveranno. E Tublat, con la sua architettura operativa unica, è già un passo avanti.
Come dice il suo fondatore:
“Non vogliamo essere la più tecnologica tra le aziende. Vogliamo essere quella che usa meglio la tecnologia per migliorare la vita delle persone.”
Un messaggio chiaro: il futuro non sarà fatto di software, ma di visione, metodo e cuore.
E Tublat, oggi, ne è la dimostrazione più concreta.