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Il Milan vince in rimonta e riavvicina il quarto posto: Lazio a un punto

Il Milan vince in rimonta. I tre punti erano quello di cui squadra e allenatore avevano più bisogno. Non tanto per la classifica quanto per salvare la panchina e dimostrare di essere ancora competitivi. Rino Gattuso manda Cutrone in panchina per fare spazio a Castillejo a sinistra e al recuperato Suso a destra. Nella Spal il pericolo è Petagna.

Su uno dei tanti corner, Romagnoli segna ma il vantaggio è subito cancellato della Var per fuorigioco. Così alla prima uscita avversaria Petagna ha il tempo di girarsi (Romagnoli non gli copre lo spazio) e di calciare. La deviazione inganna Gigio e su San Siro cala il silenzio. Quando il Milan incontra la prima difficoltà si scioglie, era stata l’ultima autocritica dell’allenatore. Invece la reazione c’è ed è immediata con Castillejo, che fa subito pari. Dopo 395 minuti il Milan ritrova il gol. Subito si rimpossessa del gioco e della partita. Le occasioni migliori per ribaltarla sono di Bakayoko, che alza sopra la traversa, e Calhangolu, a lato.

Fino a quel momento, inteso come il gol di Higuain, il Milan sembrava avere calato il ritmo. I cambi hanno prodotto la scossa. E’ la discesa di Calabria ad avviare l’azione, rifinita da Calhanoglu, che permette al Pipita di ritrovarsi la palla tra i piedi. L’attaccante è travolto dai compagni, abbraccia l’allenatore, esulta di una rabbia positiva. Rimessa la partita sui binari giusti e sbloccato il proprio centravanti, il Milan pensa a controllare la partita, e la Spal fa poco per scardinare l’ordine rossonero. A Bakayoko e Calhanoglu replicano Cionek e Petagna, tutti con molta meno freddezza di Higuain. Il più preciso sarebbe Fares ma c’è spazio per l’ennesimo miracolo di Donnarumma.