Cultura e Società

Raffaele Ielpo morto sul lavoro all’interno del cantiere del Manufatto Tirana

Un’altra vittima del lavoro. Raffaele Ielpo, 42 anni di Lauria (Potenza), ha perso la vita in un infortunio mortale. Il caposquadra della Tbm (Tunnel boring machine, la talpa) della Metro4, lavorava per il consorzio “Metro Blu” (Salini Impregilo e Astaldi) da un anno e mezzo. In passato era stato operatore della Tbm alla Cmc di Ravenna, ma anche in Toscana per l’Alta velocità, ad Oslo e al traforo del Monte Bianco. Ielpo è morto mentre si trovava in una sorta di stanza sotterranea a meno 18 metri di profondità all’interno del cantiere del “Manufatto Tirana”.

Raffaele Ielpo è stato travolto dal crollo di una parte del soffitto della stanza: una ventina di metri quadrati in tutto, pareti alte tre metri e collegata con un cunicolo al tunnel principale. Fatale è stato un agglomerato di materiale che lo ha colpito al torace, sfondandogli la cassa toracica. Una massa di terra e pietre distaccata in modo compatto dal soffitto, come un unico pesante blocco. Le pareti, infatti, non erano ancora consolidate dal cemento. Sembra che Raffaele stesse effettuando alcune misurazioni a piombo delle pareti in vista del rivestimento. Al momento del crollo non stava usando attrezzature particolari e che sembra non ci fossero operazioni di scavo in corso.Con lui c’erano quattro colleghi che sono stati ascoltati a lungo dai Carabinieri della compagnia Porta Magenta, guidati dal maggiore Fabio Manzo e dal tenente Alfonso Sammaria. Sono stati proprio i quattro colleghi i primi a soccorrerlo. Era riuscito a liberarsi di parte dei detriti, l’incidente non sembrava così grave.

Quando sono giunti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, però, il quarantenne aveva ormai perso conoscenza. I medici sono riusciti a trasportarlo al San Carlo, la morte è avvenuta in pochissimo. Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta che verrà affidata a Carabinieri, vigili del fuoco e Ats. A coordinarla il dipartimento sulla sicurezza guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano. Il crollo potrebbe essere stato provocato dalle vibrazioni e da una sacca di sabbia latente nel terreno. Cordoglio alla famiglia anche dal sindaco Beppe Sala: “Ho appreso poco fa della tragica morte del caposquadra che stava lavorando nel cantiere della M4 al manufatto Tirana. Voglio esprimere il cordoglio alla sua famiglia e la vicinanza ai suoi colleghi, sono profondamente costernato per quanto accaduto. Come sindaco e a nome di tutta l’Amministrazione comunale siamo a disposizione della famiglia per tutto quanto necessario in questo difficile e tragico momento”.