Economia e Finanza

Scheggia di Vetro arricchirà ulteriormente lo skyline di Milano

Imponente ed ecosostenibile. E’ Scheggia di Vetro, alto 120 metri, 30 piani (4 interrati e 26 fuori terra), rispettoso dell’ambiente. Gioia 22 è il nuovo grattacielo che quest’anno arricchirà ulteriormente lo skyline di Milano. I lavori sono iniziati nell’estate del 2018. L’edificio sorgerà a Porta Nuova occupando gli spazi di quella che una volta era la vecchia sede dell’Inps di via Melchiorre Gioia.

La struttura, in disuso dal 2012, è stata demolita, non prima però di un’opera di bonifica, necessaria per rimuovere oltre 200 tonnellate di amianto. Al posto di una vecchia struttura, costituita da materiali nocivi per la salute, a breve prenderà vita un palazzo pronto a distinguersi per innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

L’architetto Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli ha progettato Scheggia di Vetro. La costruzione occuperà una superficie lorda di 68.432 metri quadri. Sull’edificio, inoltre troveranno posto 225.000 moduli fotovoltaici che saranno installati su un’area di 6.000 mq. La loro presenza consentirà una riduzione del 75 % del fabbisogno energetico, rispetto ad altre torri direzionali già presenti nel capoluogo. In questo modo Gioia 22, nonostante non siano ancora terminati i lavori, rientrerà negli standard Nzeb, diventando in Italia la prima costruzione di queste dimensioni a rispettarli. Per Nzeb si intende Nearly Zero Energy Consumption Building e fa riferimento agli edifici ad alta efficienza energetica, i cui consumi sono pari a zero. Secondo le stime del progetto, l’energia prodotta dai pannelli sarebbe in grado di soddisfare il fabbisogno di 306 abitazioni.

Per ridurre i consumi, le facciate saranno in triplo vetro. Inoltre sono previsti impianti di illuminazione a Led che saranno controllati da sensori di luce diurna e dispositivi esterni di schermatura solare. Nell’ottica di una costruzione tecnologica ed ecosostenibile, Gioia 22 sarà alimentato da un sistema ad acqua di falda sia per il riscaldamento sia per il raffrescamento. Quest’ultimo avverrà in maniera diretta attraverso l’uso del free cooling, una modalità che non prevede l’adozione di un gruppo frigorifero e che quindi dovrà sfruttare la sola differenza di temperatura con l’ambiente esterno.

Le sue caratteristiche consentiranno un calo netto della produzione di anidride carbonica rispetto all’edificio precedente. La riduzione annua sarà di -2.260 tonnellate. L’idea di sostenibilità ambientale è ben presente anche nell’approccio Cradle to Cradle. Si tratta di un protocollo di progettazione che prevede il rispetto di criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi. Questo si traduce nell’uso di materiali sicuri per l’ambiente, sani e predisposti a ciclicità, oltre all’impiego di energie rinnovabili e a un utilizzo responsabile dell’acqua.

Scheggia di Vetro: un nuovo punto d’incontro

Il grattacielo Gioia 22 è stato presto ribattezzato, Scheggia di Vetro per via del suo design. “L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese”. Questo il pensiero dell’architetto Gregg Jones.

Scheggia di Vetro ospiterà fino a 2700 persone, che potranno spostarsi all’interno della struttura grazie alla presenza di 12 ascensori. Gli spazi di lavoro, viste le grandi vetrate, saranno inondati da luce naturale. Invece all’esterno la struttura, vista la vocazione green, si integrerà con il verde circostante rappresentato dal parco Biblioteca degli Alberi, un’area di 90 mila mq. Infatti la struttura sarà attenta alle richieste sempre più esigenti di mobilità green da parte dei cittadini. Pertanto ci sarà spazio per piste ciclabili e colonnine di ricarica per le auto elettriche. Anche i mezzi pubblici e i veicoli del car sharing avranno facilità di accesso, in questo modo Scheggia di Vetro sarà raggiungibile da tutti, diventando un punto di connessione con il resto della città. I lavori dovrebbero terminare entro il 2020.