Economia e Finanza

Quante sono in Italia le aziende digitalizzate?

Il mondo del lavoro è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il rapido processo di digitalizzazione che ha interessato ogni branca della nostra società ha, del resto, avuto un impatto particolarmente profondo sui vari settori lavorativi e, in particolare, sul mercato aziendale. Lo evidenziano anche le ultime ricerche ormai, come quella realizzata dal team data scientist di Infocamere che svela un boom negli ultimi anni di imprese digitalizzate nel nostro Paese. Si tratta di un exploit particolarmente considerevole che, di fatto, non stenta a fermarsi.

Del resto, oggigiorno digitalizzare la propria attività è un’opzione sempre più a portata di mano delle piccole e medie imprese, e la possibilità di creare un barcode online senza software – opzione presente sul sito www.labeljoy.com – è solo uno dei tanti esempi che lo testimoniano. Negli ultimi tempi le company stanno riscontrando esigenze sempre più peculiari, relative alla soddisfazione delle necessità di una clientela con richieste particolarmente mirate e che, perlopiù, si incentrano proprio sullo sviluppo digitale. L’introduzione dei device elettronici di uso comune sempre più performante, di fatto, ha avuto una spinta considerevole in questo fenomeno che, oggi, si riflette sull’aumento delle imprese digitalizzate in Italia.

Stando ai dati, le imprese digitali iscritte al Registro Imprese nei settori e-commerce, servizi internet, elaborazione dati e produzione software hanno affrontato una crescita esponenziale di +42.075 unità, passando da 104.000 a 146.000. si tratta di un incremento del +40.2% rispetto allo scorso decennio. Come già precedentemente accennato, poi, si parla di un trend già in crescita, vista l’impennata avuta nell’ultimo biennio all’interno dei vari settori di riferimento.

La ricerca nel dettaglio

Lo studio si è occupato di effettuare un’indagine relativa all’evoluzione delle imprese digitali, la loro distribuzione territoriale e l’esplosione di determinate tipologie di professioni sempre dedite alle varie branche del digital. Nel corso di un decennio, dal 2012 al 2022, dunque, si è evinto che, in particolare in Campania, la crescita delle imprese digitali è stata esponenziale con un +72%. Una sorpresa se si pensa che la Lombardia, dimora della capitale economica italiana, abbia registrato un 42.7%, mentre al terzo posto si è piazzato il Lazio con +36%.

Le imprese digitali hanno affrontato questo processo di crescita in un periodo storico decisamente difficoltoso, soprattutto se si pensa al periodo di crisi del debito sovrano, alla pandemia da Covid-19 e alla crisi energetica che ha, in ultimo, colpito il nostro Paese e non solo. Si evince, dunque, da questi dati come, di fatto, le imprese digitali siano un simbolo di ripartenza anche per l’Italia.

I cambiamenti più significativi nel settore: una crescita asimmetrica

Come avrete avuto modo di cogliere dal titolo, i cambiamenti registrati all’interno della ricerca non hanno riscontrato un andamento omogeneo, anzi. All’interno del quadro generale di crescita, infatti, sono stati registrati diversi movimenti asimmetrici relativi ai vari comparti. Nella fattispecie, il comparto della produzione software si conferma essere il più consistente, con un aumento del 25% rispetto al 2012 e 54.297 imprese.
Per quanto riguarda, invece, il paradigma dei servizi internet, si è riscontrata una contrattura, passando da 9.803 imprese nel 2012 a 8.441 nel 2022. Si parla, dunque, di un -14% nel decennio. Le impennate più significative sono state, invece, appannaggio del mondo degli e-commerce, con un totale di 9.180 imprese censite nel 2012 aumentato a 34.610 nel 2022. Si parla di un astronomico +277%. Si tratta, del resto, delle imprese che hanno maggiormente assistito la popolazione italiana e che hanno preso parte attiva alla trasformazione digitale dei comportamenti della popolazione italiana nel corso degli anni e, ovviamente, in particolare durante il periodo di pandemia, in cui si sono registrati numeri particolarmente elevati.