Medhelan si sviluppò intorno ad un importante santuario celtico
Gli storici ritengono che Milano fu fondata, forse con il nome di Medhelan, da una tribù celtica facente parte della tribù degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, attorno al 590 a.C. nei pressi di un santuario.
Medhelan si sviluppò attorno ad un santuario, che era la zona più antica del villaggio. Il santuario era costituito da una zona boscosa a forma di ellisse con una radura centrale. Era allineato secondo precisi punti astronomici. Era impiegato per raduni religiosi, in particolari momenti celebrativi. Il santuario di Medhelan era un’ellisse avente gli assi di 443 m e 323 m situato all’incirca nei pressi di piazza della Scala. Al santuario ci si arrivava mediante alcuni sentieri. Alcuni di questi tracciati vennero mantenuti anche degli antichi Romani quando realizzarono nella zona edifici in muratura, che sostituirono le capanne in legno e paglia dei Celti.
Il profilo urbanistico basato su questi primigeni sentieri, e sulla forma del santuario, giunsero, in alcuni casi, fino al XIX secolo e anche oltre. Il tracciato delle moderne corso Vittorio Emanuele, piazza del Duomo, piazza Cordusio e via Broletto, che è curvilineo, potrebbe corrispondere al lato sud dell’ellisse dell’antico santuario di Medhelan. I santuari celtici, e quello di Medhelan non era un’eccezione, erano provvisti di un fossato, che aveva lo scopo di definire sacralmente lo spazio urbano, distinguendo il dentro e il fuori, e doveva proteggerlo dalle acque che scorrevano nel territorio.