Parabiago. Sdraiato sui binari in attesa del treno: è morto così Abdul El Sahid
Una morte assurda per Abdul El Sahid. Non un suicidio. Non un incidente. L’italo marocchino sarebbe andato incontro alla morte per una sfida tra amici. Infatti c’è chi riferisce di averlo visto sdraiarsi sui binari mentre gli amici ridevano.
Abdul El Sahid e la vita che sfugge via
Gli altri ragazzi hanno visto arrivare in lontananza i fari del treno. Ci sarebbe un’assurda sfida, una folle scommessa tra amici dietro la tragedia che è costata la vita al quindicenne Abdul El Sahid. E successo alla stazione di Parabiago. Il ragazzo è stato investito e ucciso da un treno diretto a Domodossola. L’allarme è scattato alle 19.18. Il treno Trenitalia 2154 partito alle 18.29 dalla stazione Centrale di Milano ha investito il minorenne sul terzo binario della stazione di Parabiago, al confine tra le province di Milano e Varese.
Sulla banchina c’era un gruppetto di ragazzi. Insieme alla vittima c’era anche un adolescente di 13 anni anche lui di origini magrebine che ha assistito da vicino alla scena ed è stato portato in ospedale dal 118 perché sotto choc. Sembra che la vittima stesse “giocando” con l’amico in una sfida a chi aveva il coraggio di restare sui binari più a lungo in attesa dell’arrivo del treno.
Abdul El Sahid: il racconto dei testimoni
Alcuni testimoni hanno raccontato agli investigatori della Polfer e dei carabinieri della compagnia di Legnano di aver visto Abdul El Sahid sdraiarsi e alzarsi più volte sulle traversine dei binari. Il tutto fino all’impatto con il convoglio.
Il macchinista ha attivato la frenata di emergenza ma non c’è stato nulla da fare. Il treno doveva attraversare Parabiago proseguendo la sua corsa fino a Busto Arsizio. In quel momento tuttavia il convoglio viaggiava a velocità moderata.
Il macchinista è stato ascoltato dagli inquirenti, coordinati dalla Procura di Busto Arsizio (Varese), per cercare di capire se quanto accaduto sia dovuto ad una “bravata” o a un incidente. Per chiarire la dinamica sarà necessaria anche l’analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza della stazione.
Lutto a a San Giorgio su Legnano
La famiglia vive a San Giorgio su Legnano. La madre della vittima è arrivata insieme ad alcuni parenti in stazione. Qui ha avuto un mancamento quando ha scoperto della morte del figlio. Ma ci sono stati attimi di tensione anche quando nei dintorni dello scalo ferroviario sono arrivati altri giovani amici della vittima. Questi hanno iniziato ad inveire contro il tredicenne e contro l’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. La circolazione sulla linea bloccata per due ore.