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Filippo Penati è morto: i figli chiedono riserbo e rispetto del loro dolore

A 66 anni è morto Filippo Penati, dirigente Pd e presidente della Provincia di Milano dal 2004 al 2009. Nato a Monza, il politico dem era malato da tempo. Si trovava ricoverato alla Multimedica di Sesto San Giovanni, città dove fu sindaco per due mandati. I figli Simone e Ilaria chiedono riserbo e rispetto del loro dolore e soprattutto il rispetto della sua volontà di andarsene “senza notizia e senza clamore”. I funerali, per volere dello stesso Penati, avverranno in forma strettamente privata.

La sua vita politica è stata contrassegnata da lunghe vicende giudiziarie e, da ultimo, dalla lotta contro il tumore. Nel 2011 l’inizio dei suoi guai giudiziari, a partire da quelli per un presunto sistema di tangenti, il cosiddetto “sistema Sesto”, per cui è stato assolto e in parte prescritto. Nel 2017, dopo l’assoluzione in primo grado, l’ex braccio destro di Pierluigi Bersani venne assolto per la seconda volta dalla Corte d’appello, insieme agli altri componenti della giunta provinciale.

Lo scorso luglio quando la Corte dei Conti della Lombardia lo condannò in appello, insieme ad altre 11 persone per la vicenda della compravendita del 15% delle azioni della Milano-Serravalle dal gruppo Gavio che risale al 2005, Penati rivelò la sua malattia. “Un anno fa mi è stato riscontrato un cancro, e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita. Della vicenda Serravalle – aveva concluso – si occuperanno i miei legali”. La Corte dei Conti lo condannò a risarcire 19,8 milioni di euro.

Aveva iniziato il suo percorso politico nel Pci agli inizi degli anni Ottanta in quella che era considerata la Stalingrado d’Italia. Sesto San Giovanni, sua città natale, di cui divenne sindaco tra il 1994 ed il 2001. Ebbe poi incarichi nei Ds e in seguito nel Partito democratico, fino a diventare capo della segreteria politica di Pierluigi Bersani. Prima di dedicarsi alla politica a tempo pieno aveva svolto la professione di insegnante e assicuratore.