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Conte: L’Inter è viva e contro il Barcellona saremo in 80mila

Conte è un mister che trasforma ogni cosa in oro. A Praga, gara senza ritorno, si è presentato con un centrocampo vecchio di almeno un paio di stagioni. Fermi Sensi, Barella e Asamoah. Gagliardini in panchina e acciaccato. Dentro Borja Valero titolare. Ma l’Inter è viva. La squadra di Conte ha dimostrato organizzazione di gioco.

I nerazzurri hanno steso lo Slavia nel finale con lucidità. “Sono felice – afferma Conte -, abbiamo dato un senso all’ultima gara con il Barcellona. Avevamo un’unica strada per restare vivi, e abbiamo vinto. Sarà durissima, però potremo contare su 80 mila interisti che sapranno spingerci alla grande”.

“Venire a Praga e vincere, nonostante le nostre difficoltà, dimostra la grande compattezza di un gruppo vivo, reattivo. Più di un episodio poteva innervosirci e invece abbiamo gestito tutto con bravura e intelligenza”. Il Barcellona rimane ancora “un pensiero lontano. Ora mi preoccupa di più arrivare al meglio contro la Spal e la Roma. Domenica, in particolare, servirà grande concentrazione per continuare la nostra crescita”.

Grandi Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, “che nella gara d’andata erano stati massacrati dai diretti marcatori e mi avevano fatto pure arrabbiare – continua il salentino -. Sapevano che tipo di partita avrebbero affrontato, e sono stati bravi a interpretarla subito nel migliore dei modi. Sono felice per loro, giocano bene e segnano, cosa fondamentale per la testa di un attaccante. E non sono prodotti finiti, hanno margini di miglioramento eccezionali. Detto questo, è tutta la squadra che è cresciuta moltissimo da allora. Borja Valero? Dopo la vittoria di Torino avevo elogiato lui e Di Marco. Nonostante non avessero spazio, in questi primi quattro mesi hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia, enorme professionalità. Quando ti alleni con serietà l’occasione arriva sempre. Oggi Borja e Di Marco sono esempi positivi per tutto il gruppo”.