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Marta Cartabia positiva al covid-19: in isolamento a Milano

Dopo l’ultima camera di consiglio svolta al palazzo della Consulta in modalità anticontagio, Marta Carttabia era rientrata da una settimana a Milano. Rientrata nella sua città martedì scorso, il presidente della Corte costituzionale ha continuato a lavorare da casa con computer e telefono. Poi sono comparsi malori e sintomi tipici dell’influenza.

Per la quarta carica dello Stato s’è deciso di procedere subito con il tampone che è risultato positivo. “Al momento, la presidente è in buone condizioni generali”. Lo ha comunicato l’ufficio stampa della Consulta. “Si trova in isolamento nella sua abitazione a Milano, da dove continuerà a seguire i lavori e l’attività della Corte, secondo la programmazione prevista, attraverso i sistemi telematici già predisposti”.

La Cartabia, 56 anni anni, continuerà a lavorare, anche se in piena emergenza i lavori sono ridotti. Già la scorsa settimana, prima che la presidente rientrasse a Milano, si era deciso di rinviare tutte le udienze pubbliche a nuovo ruolo, “salvo richiesta delle parti di decidere in base agli atti depositati”, rinunciare alla discussione orale. Fatto salvo i “casi di eccezionale gravità e urgenza per i quali la presidente, sentito il Collegio, ravvisi la necessità di trattazione immediata in udienza pubblica”, da svolgersi sempre rispettando le “esigenze di sicurezza e di prevenzione”. Per il resto dei lavori, camere di consiglio e riunioni, vale il collegamento telematico. In attesa di “intensificare le adunanze subito dopo la fine dell’emergenza, all’occorrenza anche nel periodo estivo, per recuperare le sessioni pubbliche che non si sono potute svolgere”, come annunciato dal Presidente.