Cultura e Società

Incidente in via Fiamma. Titolare di una hamburgeria in viale Montenero lotta per la vita al Niguarda

“La settimana scorsa altri due glover sono finiti in ospedale”. A spiegarlo è la rete Deliverance Milano. “Uno ha rotto il braccio e l’altro se l’è cavata con escoriazioni lungo tutto il corpo e un bello spavento. La bici è andata completamente distrutta dopo che il pirata della strada (che è stato denunciato) è scappato lasciandolo a terra, su viale Tibaldi. Ci sono ancora problemi con il riconoscimento dell’infortunio all’Inail, la pratica è macchinosa e l’informativa sull’app appare poco chiara, soprattutto per chi non parla l’italiano, chiediamo che si faccia qualcosa. Che questa riapertura delle strade non si trasformi nella già annunciata strage 2, tra incidenti, assembramenti, assenza di mascherine e protezioni”.

Incidente tra via Fiamma e via Archimede

Ad allungare la lista degli incidenti che coinvolgono i rider il sinistro avvenuto venerdì sera. Una rider era sul suo scooter Kymco per una consegna quando, all’incrocio tra via Fiamma e via Archimede, si è scontrata contro un’auto. Uno dei due mezzi, in base ai primi rilievi della polizia locale, non avrebbe rispettato lo stop imposto dal semaforo rosso. Al vaglio le telecamere. Una milanese di 30 anni ora lotta per la vita all’ospedale Niguarda. Soccorsa dai sanitari del 118, dopo i primi interventi è stata trasferita in Terapia intensiva a causa di un gravissimo trauma cranico. Il casco si è sfilato durante l’urto, e la donna ha battuto la testa a terra. La vittima dell’incidente è titolare di una hamburgeria in viale Montenero che si appoggia per gli ordini a una delle piattaforme del food delivery. Uno dei locali milanesi che, anche nei giorni del lockdown, è riuscito a rimanere in piedi proprio grazie alle consegne di cibo a domicilio.

Il settore ha potuto contare su un esercito di rider che ha continuato a correre sulle strade di Milano, in moto o in bici, con il contenitore portavivande colorato sulle spalle. Un esercito di rider che nella fase 2 continua a chiedere tutele, anche nel campo della sicurezza stradale.