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Mercato bloccato? L’Inter non può spendere se prima non vende

Il gruppo Suning impone all’Inter un basso profilo sul mercato. Il presidente Steven Zhang ha incontrato dirigenza ed allenatore. In pratica non si può spendere se prima non si vende. Al momento il passivo di 30 milioni è stato ridotto grazie al secondo posto in campionato ed in Europa League, piazzamenti che hanno portato 20 milioni in più in cassa. La proprietà dell’Inter è rimasta fuori di 10 milioni, ma i risultati stagionali hanno fatto scattare i bonus dei vari sponsor. Il mercato dello scorso anno è stato a costo zero grazie alle cessioni.

Suning deve sottostare alle politiche della Cina che al momento ha chiuso i rubinetti, vietando di investire eccessivamente fuori dai confini nazionali. L’Inter si è mosso su Hakimi (40 milioni) e Sensi (25), riscattato dopo il prestito. I nerazzurri avevano già programmato gli acquisti di Tonali e Kumbulla. A bloccarli non è stato Conte ma l’impossibilità di investire. Sfumato anche Allan. Il centrocampista del Napoli era un affare a soli 24 milioni. È stato acquistato dall’Everton, l’Inter si è ritirata per mancanza di fondi.

Il mercato si concentra sui parametri zero

Prima è stato Sanchez, ora ai dettagli per Vidal e per l’arrivo di Darmian. Serve però un giocatore per il salto di qualità, il nome è Kanté del Chelsea. La trattativa è ferma, gli inglesi vogliono soldi, l’Inter non può spendere. Zhang ha chiesto ai dirigenti di vendere ma non ci sono offerte. Non ne hanno Skriniar, Vecino, Brozovic, Perisic, Nainggolan e gli ingaggi pesanti complicano le trattative. Il Barcellona non si è più fatto vivo per Lautaro. In più l’attacco va completato, Conte ha solo tre giocatori. Si può pensare di far cassa con Eriksen, se arriva un’offerta sarà ceduto per prendere Kantè. Il mercato dell’Inter è praticamente fermo e l’Inter rischia di non lottare per lo scudetto.