Scienza e Tecnologia

Artigiano in Fiera di Milano: la transizione digitale sarà la sfida per il rilancio di eventi e fiere

Giovane e interessato a conoscere le caratteristiche dei vini autoctoni del Friuli Venezia Giulia. È questo l’identikit dei numerosi visitatori che nel pieno rispetto delle norme antiCovid hanno affollato lo stand  della Regione Friuli Venezia Giulia durante l’ultima edizione di Artigiano in Fiera – svoltosi di recente a FieraMilano Rho – desiderosi di conoscere le tipicità agroalimentari della regione ma soprattutto i vini proposti dal Consorzio Gruppo Viticultori FVG, presenti con la produzione di 13 delle 30 cantine aderenti al Gruppo, ognuna delle quali ha portato 3 varietà di vini del territorio.

Soddisfatto il presidente Demis Ermacora, che con questa iniziativa ha voluto dare una spinta alla promozione delle aziende del Consorzio per favorire nuovi incontri e opportunità commerciali, di cui sono state gettate le basi grazie ai contatti avviati con ristoratori e distributori lombardi durante la rassegna appena conclusa.

E soddisfatti sono anche Lisa Rossi e Lucio Vittor della Visual Studio di Gradisca d’Isonzo (GO), che hanno curato la partecipazione del Consorzio Gruppo Viticultori FVG all'”Artigiano in Fiera“. Se Lucio Vittor riveste il ruolo di organizzatore, Lisa Rossi cura i rapporti con le istituzioni e i vari produttori anche all’interno del progetto di promozione del territorio e valorizzazione delle produzioni vinicole nazionali denominato “Città del Vino”, che in Friuli Venezia Giulia è coordinato da Tiziano Venturini. Al progetto aderiscono 26 Comuni friulani, dove hanno sede le aziende che hanno partecipato all’Artigiano in Fiera: Lisa Rossi e Demis Ermacora, presidente del Consorzio Gruppo Viticultori FVG, coordinano il progetto nei loro rispettivi Comuni di residenza per le attività ad esso legate.  

Lisa Rossi e Lucio Vittor sono oggi i referenti per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto di F.A.I.R. (Fiere Autonome Italiane Riunite), l’associazione italiana nata pochi mesi fa che rappresenta il comparto degli organizzatori autonomi di fiere ed eventi.

“Lavoriamo nel comparto della programmazione di eventi e fiere da molti anni – dichiara Lucio Vittor – le negative ricadute provocate dalla pandemia hanno messo a dura prova l’intero settore e avere oggi la possibilità di aderire a un’organizzazione come F.A.I.R., con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di supporto e formazione professionale rappresenta senza dubbio una grande opportunità di rilancio, soprattutto in un momento ancora tanto delicato e comunque pieno di incognite. Anche per questo siamo convinti sia necessario pensare a nuove strategie come la transizione digitale sulla quale ci stiamo concentrando per garantire la continuità degli eventi in programma, a iniziare dall’importante progetto a cui sta lavorando il Friuli Venezia Giulia con un’iniziativa prevista per il 2022 che si fregerà del marchio Io sono FVGun nuovoclaim  ideato dalla Regione  che verrà assegnato a quelle aziende che, soprattutto nel settore dell’agroalimentare, adottano disciplinari di produzione sostenibili e di qualità per produrre le eccellenze del territorio da promuovere fuori dai confini regionali e nazionali. Negli anni l’esperienza di Visual Studio si è specializzata in tre filoni principali – continua Vittor – il Chocofest di Gradisca d’Isonzo, sospesa da un paio d’anni causa Covid, che ha sempre potuto contare sulla partecipazione dei più importanti maestri cioccolatieri internazionali registrando un’affluenza di pubblico enorme; ci siamo poi dedicati alla multietnicità, allo street food e alla promozione dei vini del Friuli Venezia Giulia, in particolare alla varietà denominata Ribolla Gialla, fino ad arrivare alla recente esperienza di Artigiano in Fiera che, vorrei ricordare, è stato l’evento in presenza che in questo periodo ha incassato la maggior affluenza di pubblico registrata nel nostro Paese a un evento fieristico: 600mila presenze”.  

Guardare avanti nonostante i momenti difficili imposti dall’emergenza sanitaria per Lisa Rossi è un imperativo. “Certamente – afferma – e lo deve essere proprio perché dobbiamo gettare le basi per il grande rilancio degli eventi e delle manifestazioni fieristiche che ci aspettiamo appena avremo superato questo periodo incerto e complicato. Un’attesa che insieme a F.A.I.R. sapremo sfruttare al meglio per rispondere al bisogno che il nostro comparto ha di un punto di riferimento qualificato e proiettato a una visione innovativa del settore. I riscontri che abbiamo avuto all’Artigiano in Fiera dimostrano che siamo sulla strada giusta”.