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Il montascale per i disabili è un diritto e sinonimo di civiltà

Quando si parla di abbattimento delle barriere architettoniche spesso si sottovaluta l’importanza dell’argomento. Il tema infatti riguarda non solo chi vive in una condizione di disabilità ma anche tutta la comunità. Nei condomini disporre di un montascale per disabili o di altre idonee soluzioni per chi ha disabilità è non solo un diritto ma anche sinonimo di civiltà. Negli edifici di nuova costruzione le barriere architettoniche sono assenti, mentre nei tanti palazzi datati (che non mancano a Milano) ci sono diverse situazioni in cui per i disabili accedere è molto difficoltoso. Vediamo insieme come procedere in tali situazioni.

Innanzitutto va detto che un montascale è la soluzione più funzionale insieme alla piattaforma elevatrice, nel caso in cui si debba favorire l’accesso ad una o più rampe di scale a chi ha un bastone o a chi si trova su carrozzina. Questi strumenti di accessibilità sono tra i più usati nei condomini, in particolare quando non si può o non si vuole installare un ascensore.

Passano differenze notevoli tra impiantare il montascale per disabili nel condominio o in un appartamento. Il diritto alla mobilità e al superamento delle barriere architettoniche è assicurato dalla legge n.13/1989 in cui sono previsti interventi di installazione di impianti per superare le barriere architettoniche. Questi però non devono pregiudicare la stabilità e la sicurezza del fabbricato o alterarne il decoro dello stile architettonico. Dal momento che le installazioni ricadono in parti comuni, gli impianti non possono rendere inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino le parti comuni coinvolte. A tal proposito è il montascale lo strumento meno invasivo e più funzionale per rendere accessibile la scala pur consentendone l’utilizzo normale da parte di tutti. In effetti la dimensione ridotte dei montascale salvaspazio li rendono meno impattanti e meno ingombranti.

Nel condominio di norma bisogna installare la rotaia con percorso lungo, superiore a quello di un appartamento. Il montascale o la piattaforma devono essere omologati per lunghe distanze. Nel caso vanno previste fermate e soste a più piani. Il montascale deve avere autonomia di impiego che permetta di non rimanere a piedi. È importante verificare il sistema di ricarica di batteria, il consumo e l’affidabilità del sistema di sicurezza che impedisca al sistema di bloccarsi in caso di blackout.

Nei condomini bisogna verificare se c’è l’uso esclusivo. Potrebbe infatti verificarsi l’installazione di un impianto riservato ad un solo condomino o a più. Potrebbero quindi servire chiavi in dotazione a chi ha partecipato alla spesa. Molto utili sono i radiocomandi per chiamare il montascale al piano. L’installazione del montascale è soggetta al consenso dei condomini che va espresso nell’assemblea condominiale. Bisogna che ci sia il consenso dei 2/3 dell’assemblea. Per la seconda convocazione basta il voto e la presenza di un terzo dei condomini. Se non si ottiene il consenso il disabile può effettuare i lavori accollandosi l’intera spesa.