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Uso fondi comuni confinanti per studio ferrovia Bormio-Tirano

Si chiama ‘Terra Raetica’ e rappresenta una visione per il futuro della mobilità alpina. I decisori del Cantone dei Grigioni, del Tirolo, dell’Alto Adige e Lombardia al lavoro per esaminare i collegamenti ferroviari transfrontalieri nella ‘Terra Raetica’. Il percorso parte con la riunione del 9 settembre 2020 in cui i leader politici, ovvero il presidente Arno Kompatscher e il vicepresidente Daniel Alfreider (Alto Adige), il presidente Günther Platter e la vicepresidente Ingrid Felipe (Tirolo), il consigliere Mario Cavigelli (Grigioni) nonché il presidente Attilio Fontana e l’assessore Claudia Maria Terzi (Lombardia) hanno firmato una dichiarazione d’intenti sull’ulteriore sviluppo strategico dei collegamenti ferroviari nel triangolo retico a Curon sul lago di Resia.

Nei giorni scoersi, a Scuol nei Grigioni, il primo incontro politico, con Regione Lombardia rappresentata dall’assessore alla Montagna e ai Rapporti con la Confederazione Elvetica, Massimo Sertori. In tale occasione si è deciso di effettuare studi di fattibilità approfonditi comprensivi di indagini geologiche e idrogeologiche lungo i possibili percorsi della Terra Raetica, tenendo conto della sostenibilità ambientale, sociale e finanziaria. “Regione Lombardia – dichiara Massimo Sertori – intende utilizzare i cosiddetti ‘fondi comuni confinanti’ per sviluppare uno studio di fattibilità di una connessione ferroviaria tra Tirano e Bormio che si possa congiungere all’ipotesi di collegamento ferroviario già studiato in passato per superare il Passo dello Stelvio transitando dalla Val Mustair e collegandosi a Malles”.

“A tale proposito – continua Sertori – atteso che negli strumenti di pianificazione provinciali e regionali è già prevista l’opera di collegamento Tirano-Bormio, recentemente la provincia di Sondrio ha segnalato al Governo italiano come opere prioritarie del territorio proprio il collegamento Tirano-Bormio. Ciò anche alla luce degli ingenti finanziamenti che lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)“. “Ora – aggiunge – portiamo avanti lo studio di fattibilità della tratta e, a breve, daremo l’incarico per i sondaggi geologici per il collegamento Bormio-Males”.

“Il nostro primo intendimento – conclude l’assessore Sertori – è aumentare le possibilità di collegamento tra le varie località della Terra Raetica con modalità ambientalmente sostenibili. E senza dimenticare che, nel breve periodo, possono comunque essere realizzati collegamenti efficienti anche con autolinee. L’obiettivo si completa poi con connessioni efficaci e ambientalmente sostenibili con le grandi reti di trasporto transeuropee. Ovvero quelle realtà che permettano alla Terra Raetica di essere un nodo attrattivo sostenibile per relazioni sociali, economiche e turistiche”.