Medicina, Salute e Benessere

Tecnologie e strumenti per la produzione cosmetica

Chiunque nella propria vita ha sicuramente comprato o utilizzato dei prodotti cosmetici ma in quanti sono realmente consapevoli di quanto e soprattutto di che tipo di lavoro c’è nell’industria del trucco e della bellezza? Una panoramica interessante e minuziosa di questo mondo ce la fornisce il sito: www.tecnicoll.it.

Anche prodotti apparentemente semplici e banali come i rossetti richiedono infatti strumentazioni e processi di produzione molto raffinati e complicati, è il caso delle cosiddette macchine da colaggio e confezionamento. Si tratta di dispositivi dedite per l’appunto alla produzione dei rossetti e sono sostanzialmente delle macchine monoblocco calibrate su una produzione variabile che viene gestita da un singolo operatore. Queste macchine sono dotate di sistemi di preriscaldamento delle ogive e di dosaggio a ugello mobile, di impianto di raffreddamento integrato con circolazione d’aria forzata fino a -15° C, e di sistema di caricamento astucci automatico.

L’ugello mobile ha rappresentato una grandissima innovazione nel mondo della cosmetica perché con esso è stato possibile riempire tubetti e rossetti dal basso (come necessario, ovviamente, per il corretto funzionamento del cosmetico) senza spostare l’intero gruppo dosatore e fusore, risparmiando sul peso, sullo spazio, sulla potenza e sul logorio del macchinario. Una rivoluzione che ha dunque agevolato notevolmente la produzione snellendone costi e tempi.

Altrettanto composita è la produzione di ombretti che avviene per mezzo di presse idrauliche semiautomatiche in cui tutta la regolazione dei parametri di altezza polvere, numero e forza pressate, e tempo di lavorazione è gestita direttamente dall’operatore, tramite pannello touch-screen a bordo macchina.

Per arrivare ad un fondotinta invece si segue un percorso ancora differente che necessita di macchine in acciaio inox, con piano di lavoro e piatto rotante in alluminio anodizzato, già predisposto di sagome per il trasporto dei godet o vasetti. E’ necessario per arrivare al prodotto finale che la macchina integri il preriscaldamento dei fondelli, e includa un sistema di vibrazione sotto il posto di dosaggio. Lo scarico dei contenitori dosati viene poi affidato ad un tavolo rotante con gruppo frigorifero a gas. In questo caso, come nei precedenti i parametri di lavoro sono interamente gestibili da un pannello di controllo touch-screen, facilmente gestibile da un singolo operatore.

Non meno complicata ed interessante è anche la produzione di cere cosmetiche: questi prodotti vengono realizzati con quelle che sono chiamate gocciolatrici monoblocco con nastro di trasporto e raffreddamento delle gocce colate. La linea di produzione per cere e prodotti depilatori si sviluppa interamente lungo un sistema di dosaggio e fusione, abbinato dove necessario ad un sistema di pre-fusione, completa di nastri trasportatori e di sistemi di raffreddamento del prodotto per prepararlo al confezionamento finale.

Come si può notare dalla descrizione dei processi produttivi di questi vari cosmetici, un momento molto importante e delicato della produzione è quello in cui vi sono grandi quantità di materiali da fondere. Per fare in modo che il possibile contatto tra il materiale da sciogliere e la massa già liquida che porterebbe ad una alterazione della temperatura del prodotto in fase di dosaggio infici tutto il processo produttivo ecco che intervengono i cosiddetti sistemi pre-melt. Si tratta di sistemi di preriscaldamento sviluppati per mantenere il prodotto in una determinata temperatura per un tempo limitato, così da preservarne le caratteristiche di aroma e le proprietà chimiche.

Per consolidare poi il prodotto ottenuto dalla fusione sono fondamentali poi le piastre di raffreddamento, dispositivi atti per l’appunto a facilitare la solidificazione del materiale colato a caldo, così da stabilizzarlo nella forma definitiva e prepararlo al successivo confezionamento. Queste macchine sono realizzate in acciaio inox, con una piastra d’appoggio costruita in alluminio anodizzato; il raffreddamento è effettuato da una serpentina interna che viene alimentata a gas.

Tuttavia, come apprendiamo da questo articolo, https://www.tecnicoll.it/it/prodotti/sistemi-di-finitura-13 la lavorazione a caldo dei prodotti risulta spesso in una resa estetica non adeguata del prodotto finito, che può risultare opaco o non sufficientemente levigato. Per risolvere questo problema si impiegano dispositivi appositi che provvedono ad un post-riscaldamento del prodotto già lavorato e confezionato, così da conferirgli sia la finitura che l’aspetto estetico richiesti dagli standard di qualità di un mercato tanto affascinante quanto poco conosciuto.