Al PAC la prima mostra monografica in Italia dedicata alla ricerca di Yuri Ancarani
Inaugura oggi al PAC Padiglione d’Arte contemporanea di Milano la prima mostra monografica in Italia dedicata alla ricerca visionaria e poetica di Yuri Ancarani (Ravenna, 1972), video artista e film-maker italiano. Le sue opere nascono dalla commistione fra cinema documentario e arte contemporanea, e sono il risultato di una ricerca spesso tesa ad esplorare regioni poco visibili del quotidiano, realtà in cui l’artista si addentra in prima persona. Per la prima volta i film di Ancarani, presentati nei maggiori festival e nei più prestigiosi musei d’arte contemporanea del mondo, si potranno vedere riuniti in una sola sede, grazie ad una selezione che va dagli esordi ai giorni nostri, oltre a una nuova opera pensata appositamente per il PAC.
Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC con Silvana Editoriale, la mostra è curata da Diego Sileo e Iolanda Ratti, realizzata in partnership con il MAMbo – Museo d’Arte moderna di Bologna ed è evento di punta di Milano Art week (11-16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con Miart, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.
Il lavoro di Ancarani nasce in stretto rapporto con la realtà, osservata senza giudizio. “Nessuno crede più alle storie fantastiche; ora si ride quando si guarda un film horror. Ciò che fa paura invece è proprio la realtà. Il mio cocktail è bellezza e realtà, e piace alle persone: crea scompiglio ed emozione dentro di loro”, sostiene l’artista. Le inquadrature, il montaggio, la fotografia, l’uso del suono sono infatti elementi studiati con grande cura per offrire allo spettatore a un’esperienza di visione che non mistifichi mai la realtà per renderla “onirica”. Da qui il titolo della mostra, “Lascia stare i sogni”, che suona come un invito a vedere la mostra senza far riferimento a quei sogni che spesso l’industria cinematografica è solita evocare.
In mostra si potranno riscoprire i suoi primissimi lavori, come quelli della serie “Ricordi per moderni”, girati tra il 2000 e il 2009 e riuniti in un’unica installazione. Il progetto evoca ironicamente una società che si è lasciata alle spalle le sue tradizioni, scambiandole con un’idea di progresso ormai arresa alla desolazione e allo sfruttamento del paesaggio.
Non mancheranno anche i lavori più noti e celebrati, come quelli della trilogia de “La malattia del ferro” (2010-2012) e quelli della trilogia de “Le radici della violenza” (2014-in corso).
Il lavoro ideato appositamente per questa mostra e prodotto dal PAC con il contributo di ACACIA (Associazione Amici Arte contemporanea Italiana), si intitola “Il popolo delle donne” e rappresenta un incontro generazionale con la psicoterapeuta e psicoanalista Marina Valcarenghi ambientato in un cortile dell’Università degli studi di Milano.
Yuri Ancarani è il vincitore della ventesima edizione del Premio ACACIA, assegnato dall’Associazione ACACIA – Associazione Amici Arte contemporanea italiana. Attraverso il premio, l’associazione ha contribuito alla produzione del film Il popolo delle donne. Il lavoro entrerà a far parte della Collezione ACACIA e sarà donato al Museo del Novecento di Milano.
Al nuovo lavoro di Yuri Ancarani è collegata anche la Project room del PAC dal titolo “Sexually explicit content”, un’installazione video dell’artista Silvia Giambrone, curata da Diego Sileo, che racconta un episodio di molestia sessuale subita dall’artista via web. Un’opera molto forte, violenta e disturbante, che vuole innescare una riflessione più ampia sul potere delle immagini pornografiche nella nostra società. Per il contenuto esplicito delle immagini, la Project room è vietata ai minori di 18 anni.
In occasione della mostra sarà pubblicata da Silvana editoriale la prima monografia dedicata a Yuri Ancarani – in italiano e in inglese – con testi dei due curatori e di altri autori.
La monografica al PAC completa idealmente il percorso iniziato dal MAMbo – Museo d’Arte moderna di Bologna, che fino al 7 maggio accoglie il progetto espositivo di Ancarani “Atlantide” (2017 – 2023) presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 e in numerosi festival internazionali. La mostra è realizzata grazie a Tod’s, sponsor dell’attività annuale del PAC, con il supporto di Vulcano e vede come design partner Alcantara.