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Falsa malattia: come appurarla e a quali illeciti dà luogo

Si parla di falsa malattia nel momento in cui un dipendente non tiene un comportamento in linea con lo stato di salute dichiarato presso il suo posto di lavoro. A differenza di quello che molti credono, questo tipo di simulazione costituisce un reato. Infatti, è un comportamento perseguito dalla legge attualmente in vigore. Infatti, il lavoratore dipendente ha firmato un contratto che prevede degli obblighi che con questa simulazione vengono violati. Il datore può procedere con il licenziamento per giusta causa del lavoratore furbetto del certificato medico che quindi non avrà diritto a benefit quali l’indennità di disoccupazione e il trattamento di fine rapporto maturato poiché dovrà anche risarcire economicamente il datore di lavoro e lo stato italiano.

Come denunciare la finta malattia

Detto ciò, non è però così facile scoprire la falsa malattia. Accertare e appurare un comportamento scorretto di questo tipo non è un’impresa facile, motivo per cui molti si affidano a un investigatore privato a Milano professionale che riceve spesso di queste richieste. Infatti, le indagini per falsa malattia risultano essere la richiesta più frequente per quanto riguarda le investigazioni private in ambito aziendale e professionale.

Tantissimi datori di lavoro che nutrono qualche sospetto fanno richiesta della visita a domicilio del medico del lavoro che possa appurare lo stato di salute del dipendente che ha inviato il certificato di malattia al lavoro. Tuttavia, capita molto spesso che le richieste ricevute dal medico dell’INPS siano troppo numerose per estinguerle tutte. Vale a dire che molti furbetti riescono a passare tra le maglie larghe di questo sistema facendosi bellamente i fatti loro più lontano possibile dalla scrivania in ufficio.

Il datore di lavoro che non ne può più di avere in organico un lavoratore dipendente lavativo che crea malcontento all’interno dell’ufficio, ha bisogno di prove accertate e concrete per sostenere il licenziamento per giusta causa. Oltre alla visita fiscale, il datore di lavoro può rivolgersi a un investigatore privato a milano professionale che raccoglie tutte le prove del comportamento scorretto del lavoratore. Un’attività di questo tipo è molto scrupolosa e va oltre alla mera osservazione delle fasce di reperibilità. Infatti, un detective privato raccoglie informazioni in merito all’intero svolgimento della giornata per individuare ogni genere di illecito.

I comportamenti illeciti di un lavoratore dipendente

Il lavoratore dipendente è sanzionabile dal datore di lavoro in diversi casi. Ad esempio, quando porta avanti attività che pregiudicano la sua pronta guarigione. Ogni genere di azione che pregiudica o ritarda la guarigione, può essere oggetto di sanzione. Non è detto che si debba arrivare al licenziamento ma può arrivare una sospensione temporanea dei rapporti di lavoro.

Tuttavia, il comportamento più comune che dà luogo a illeciti riguarda l’assenza durante le fasce di reperibilità. Fa riferimento al fatto che un lavoratore dipendente dovrebbe essere presso il suo domicilio durante alcune fasce orarie invece di andare a spasso e farsi i fatti suoi. La visita fiscale da parte del medico del lavoro punta proprio a verificare il rispetto delle fasce orarie ma quando le richieste sono troppe, vale la pena fare intervenire un investigatore privato a Milano professionale che sa come muoversi in questi casi.

Gli obblighi di un dipendente convalescente

I comportamenti visti poc’anzi che costituiscono un illecito punibile dal datore di lavoro sorgono perché un dipendente ha diversi obblighi da rispettare. Una volta che è stato dichiarato lo stato di malattia, l’impiegato a diverse responsabilità di cui occuparsi. Anzitutto, deve essere reperibile cioè restare presso il suo domicilio. La reperibilità riguarda tutte le giornate di malattia richieste dal lavoratore dipendente quindi anche eventualmente il fine settimana e festivi che presso il suo logo di lavoro risulterebbero lavorativi.

Per quanto riguarda le fasce orarie, queste differiscono poiché i dipendenti pubblici devono essere reperibili dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 mentre i lavoratori dipendenti dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

Infine, il dipendente deve tenere un comportamento atto a favorire la pronta guarigione evitando quindi di rallentarla o pregiudicandola. Ad esempio, rappresenta un illecito uscire di casa con la febbre oppure praticare precocemente attività sportiva dopo un intervento al ginocchio.