Gli anziani che vivono più a lungo: segreti e stili di vita
Il fenomeno dell’invecchiamento e della longevità ha sempre affascinato scienziati, medici e la società in generale. Con l’aumento dell’aspettativa di vita in molte parti del mondo, è diventato fondamentale capire quali fattori contribuiscono a una vita lunga e sana. Diversi studi hanno cercato di identificare i segreti degli anziani che raggiungono età avanzatissime, analizzando il loro stile di vita, le abitudini alimentari, l’attività fisica e le reti sociali.
Negli ultimi decenni, numerosi studi, tra cui quello fatto da un famoso centro assistenza anziani a Milano, hanno cercato di svelare i misteri della longevità. Uno dei più noti è il “Longevity Project” condotto da Howard Friedman e Leslie Martin, che ha seguito migliaia di persone per oltre otto decenni. Questo studio ha scoperto che, oltre alla genetica, diversi fattori comportamentali e psicologici giocano un ruolo cruciale nella longevità.
La Blue Zones Study, condotta da Dan Buettner, ha identificato cinque regioni nel mondo dove le persone vivono significativamente più a lungo: Okinawa (Giappone), Sardegna (Italia), Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia) e la comunità di avventisti del settimo giorno a Loma Linda (California). Le persone in queste zone condividono alcuni tratti comuni: una dieta a base vegetale, attività fisica regolare, una forte connessione sociale e un senso di scopo nella vita.
Stili di vita dei centenari
Dalle ricerche emerge che gli anziani che vivono più a lungo tendono ad adottare stili di vita particolari.
Molti centenari seguono una dieta ricca di verdure, legumi, cereali integrali, frutta e noci. Consumano poche proteine animali e moderano l’assunzione di zuccheri e grassi.
Ad esempio, gli abitanti di Okinawa consumano molto tofu e patate dolci, mentre in Sardegna prevalgono i legumi e il pane integrale. Un elemento chiave è l’attività fisica regolare, ma non necessariamente intensa. Molti centenari camminano molto, fanno giardinaggio o si dedicano a lavori domestici. Questa attività costante, ma moderata, aiuta a mantenere il corpo in salute senza stressarlo eccessivamente. Avere una rete sociale forte e un supporto familiare è essenziale.
In molte culture, gli anziani vivono con la famiglia o sono molto vicini a essa, partecipando attivamente alla vita comunitaria. Questa connessione sociale offre supporto emotivo e un senso di appartenenza, riducendo lo stress e promuovendo il benessere mentale.
Avere un motivo per alzarsi ogni mattina sembra essere un altro comune denominatore. Che si tratti di prendersi cura dei nipoti, coltivare un orto o partecipare ad attività religiose, avere un senso di scopo contribuisce a mantenere la mente attiva e impegnata.
Testimonianze di anziani ultra-centenari
Ascoltare le storie di chi ha raggiunto età avanzatissime offre spunti preziosi. Jeanne Calment, che detiene il record di longevità certificata avendo vissuto fino a 122 anni, attribuiva la sua lunga vita a una dieta equilibrata, alla pratica di attività fisica e a un atteggiamento positivo.
Emma Morano, vissuta fino a 117 anni, ha rivelato che uno dei suoi segreti era mangiare tre uova al giorno, due crude e una cotta. Inoltre, Morano ha sottolineato l’importanza di restare indipendente e di avere un atteggiamento ottimista.
Nabi Tajima, la donna più anziana del mondo al momento della sua morte a 117 anni, ha vissuto una vita attiva fino alla fine. La sua famiglia ha riferito che Tajima ballava regolarmente e attribuiva la sua longevità a una dieta equilibrata e al supporto della sua comunità.
La longevità è un fenomeno complesso influenzato da una combinazione di genetica, ambiente e stile di vita. Le ricerche suggeriscono che adottare una dieta sana, rimanere fisicamente attivi, coltivare relazioni sociali forti e mantenere un senso di scopo possono contribuire significativamente a vivere una vita lunga e sana. Le testimonianze degli anziani ultra-centenari confermano l’importanza di questi fattori, offrendo ispirazione e guida per chi desidera migliorare la propria qualità di vita e, possibilmente, allungarla.