Cultura e Società

Tarocchi: che cosa sono, origini e significato delle carte

Il mondo della divinazione è particolarmente ricco di segni e simboli particolari, che sono stati utilizzati fin dal primo momento in cui c’è stato lo sviluppo di questo fenomeno. Per quanto si possa pensare che le arti divinatorie siano un qualcosa di relativamente recente, in realtà affondano le loro radici in una tradizione storica molto antica, che già nelle civiltà come quella romana o greca si esercitava anche se in maniera differente: basti pensare, ad esempio, agli oracoli che venivano consultati prima di una grande battaglia, o agli àuguri e gli aruspici a Roma, il cui ruolo invece era differente e interessava anche alcuni elementi della quotidianità, delle funzioni pubbliche o della politica.

Oggi si sente molto spesso parlare dei tarocchi, strumenti che sono da sempre stati utilizzati per la divinazione e per l’esplorazione di tratti caratteristici e relativi alla personalità di una persona. Pur muovendo, sostanzialmente, da carte da gioco che sono state ampliate nei loro simboli e numeri, i tarocchi hanno iniziato ad assumere dei significati piuttosto profondi, che generano grande interesse in ogni persona che vi si rapporta. Ma che cosa sono, nel dettaglio, i tarocchi? Di seguito, si indica tutto ciò che c’è da sapere in merito, sottolineando soprattutto le origini e il significato di queste carte.

Le origini storiche dei tarocchi: la nascita e lo sviluppo di queste carte

Per offrire una prospettiva piuttosto interessante, a proposito dei tarocchi, è molto importante sottolineare quali siano le origini storiche di questi simboli, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo nel corso degli anni. In effetti, al giorno d’oggi si sente molto spesso parlare di tale simbologia soprattutto con la nascita e lo sviluppo del fenomeno dei tarocchi online ma, prima di ottenere tale successo nel mondo del web, i tarocchi hanno avuto grande diffusione soprattutto negli ambienti di corte di varie civiltà antiche.

Inizialmente utilizzati come carte da gioco, i primi tarocchi di cui si abbia una certa documentazione erano conosciuti come “tarocchi di Marsiglia” e venivano utilizzati negli ambienti di corte rinascimentali, in Italia, del XIV secolo: trattavasi di 78 carte suddivise in arcani maggiori e arcani minori. Successivamente, a partire dal XVIII secolo, i tarocchi sono stati accostati velocemente al fenomeno dell’occultismo, in virtù di alcuni studi realizzati soprattutto a Antoine Court de Gébelin, il quale sosteneva ci fosse un legame tra le carte e i possibili significati mistici ad esse legati. Si giunge, così, fino ad oggi con l’utilizzo dei tarocchi nel mondo della cartomanzia e delle arti divinatorie, oltre che in quello della meditazione e dell’auto-riflessione.

La struttura dei tarocchi

Dal punto di vista prettamente strutturale, i tarocchi sono costituiti da un mazzo di 78 carte, a sua volta suddiviso in due gruppi: arcani maggiori e arcani minori. I primi, 22 carte in totale, rappresentano alcuni significati archetipici della vita umana, dunque sono legati a temi maggiormente fissi e universali come la morte, la vita e tanto altro; gli arcani minori, 56 carte, sono divisi in quattro semi (bastoni, coppe, spade, denari) e sono legati a questioni più quotidiane e relazionali, oltre che utilizzati in combinazione con gli arcani maggiori, con l’associazione anche agli elementi di acqua, aria, terra e fuoco.

Il significato dei tarocchi

Offerta una prospettiva preliminare a proposito della struttura dei tarocchi, si può ora procedere con quello che è il significato di questi ultimi. A dire il vero, non si tratta di una definizione semplice, dal momento che i tarocchi sono piuttosto versatili nel loro utilizzo, con un significato che si orienta a seconda del contesto della lettura e della disposizione delle carte. In linea di massima, esistono alcuni significati precisi come quello della Papessa, che indica il mistero, ma anche la saggezza interiore, dunque porta ad effettuare delle riflessioni a proposito della vita e di verità non approfondite. E ancora La Torre è una carta che sottolinea cambiamenti traumatici, a rappresentazione di vecchie strutture da sostituire.