Servizio di raccolta RAEE per aziende di Milano
Per aprire un’azienda di smaltimento RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) in Italia, è necessario ottenere diverse autorizzazioni e rispettare una serie di normative ambientali e di sicurezza.
Per redigere questo articolo ci siamo rivolti ad un’azienda di raccolta e smaltimento RAEE per aziende di Milano se ti trovi in quella zona e sei un professionista li puoi contattare.
Ecco i principali passi da seguire:
1. Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (ANGA): L’azienda deve iscriversi all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, nella categoria specifica per la gestione dei RAEE. Questa iscrizione è fondamentale per essere autorizzati a svolgere l’attività di gestione dei rifiuti.
2. Autorizzazione Unica Ambientale (AUA): In molte regioni italiane, è necessario ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale, che include vari permessi ambientali come quelli per le emissioni in atmosfera, per gli scarichi idrici e per la gestione dei rifiuti.
3. Autorizzazione per l’Impianto di Smaltimento e Recupero Rifiuti: È necessario ottenere un’autorizzazione specifica per l’impianto dove avverrà lo smaltimento e il recupero dei RAEE. Questa autorizzazione è rilasciata dalla Regione o dalla Provincia competente.
4. Permessi di Sicurezza: L’azienda deve rispettare le normative sulla sicurezza sul lavoro e potrebbe dover ottenere specifici permessi dall’INAIL e dall’ASL di competenza.
5. Piano di Gestione dei Rifiuti: L’azienda deve predisporre un piano di gestione dei rifiuti, che includa modalità di raccolta, stoccaggio, trattamento e smaltimento dei RAEE.
6. Comunicazione al Registro AEE: L’azienda deve iscriversi al Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Registro AEE) e comunicare annualmente i dati relativi alle quantità di RAEE gestiti.
7. Autorizzazioni Locali: Potrebbero essere necessarie ulteriori autorizzazioni a livello comunale o regionale, in base alla localizzazione dell’impianto e alle specifiche normative locali.
8. Certificazioni Ambientali: Anche se non obbligatorie, certificazioni come la ISO 14001 possono essere utili per dimostrare l’impegno dell’azienda verso la gestione ambientale sostenibile.
Prima di iniziare l’attività, è consigliabile consultare un esperto in materia ambientale o un consulente specializzato per assicurarsi di rispettare tutte le normative e ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Siti come questo vi potrebbero aiutare.
I RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono tutti quei dispositivi elettrici ed elettronici che, giunti alla fine del loro ciclo di vita, diventano rifiuti. Questo tipo di rifiuto comprende una vasta gamma di prodotti, da piccoli elettrodomestici a grandi apparecchiature industriali. I RAEE sono suddivisi in diverse categorie, ciascuna delle quali richiede specifiche modalità di gestione e smaltimento.
Ecco alcune delle principali categorie di RAEE:
1. Apparecchiature per lo scambio di temperatura: Frigoriferi, congelatori, condizionatori d’aria e pompe di calore. 2. Schermi, monitor e apparecchiature dotate di schermi superiori a 100 cm²: Televisori, monitor di computer, schermi di laptop. 3. Lampade: Lampadine fluorescenti, lampade a scarica ad alta intensità, lampade al sodio a bassa pressione. 4. Apparecchiature di grandi dimensioni: Lavastoviglie, lavatrici, forni, apparecchi di cottura, riscaldatori elettrici. 5. Apparecchiature di piccole dimensioni: Aspirapolvere, ferri da stiro, tostapane, orologi, piccoli elettrodomestici. 6. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni: Computer, telefoni, fax, stampanti. 7. Apparecchiature di consumo e pannelli fotovoltaici: Radio, videocamere, impianti hi-fi, pannelli solari. 8. Strumenti medici (eccetto tutti i prodotti impiantati e infettati): Apparecchiature per diagnostica, radiografie, dialisi. 9. Strumenti di monitoraggio e controllo: Rilevatori di fumo, termostati, apparecchiature di controllo industriale. 10. Distributori automatici: Distributori di bevande, snack, denaro.
La corretta gestione dei RAEE è cruciale per ridurre l’impatto ambientale e recuperare materiali preziosi. Molti RAEE contengono sostanze pericolose (come mercurio, piombo, cadmio) che possono essere dannose per l’ambiente e la salute umana se non gestite correttamente. Per questo motivo, i RAEE devono essere raccolti, trattati e smaltiti in modo adeguato, rispettando le normative ambientali vigenti.
Lo smaltimento dei RAEE coinvolge una serie di attori, ognuno con specifici ruoli e responsabilità per garantire una gestione sicura ed efficiente di questi rifiuti. Ecco chi si occupa dello smaltimento dei RAEE:
1. Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: Sono responsabili dell’organizzazione e del finanziamento della raccolta e del trattamento dei RAEE attraverso sistemi collettivi o individuali. In Italia, devono iscriversi al Registro Nazionale dei Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Registro AEE).
2. Sistemi Collettivi di Raccolta e Riciclo (Consorzi): Questi consorzi sono costituiti dai produttori per gestire la raccolta, il trasporto e il trattamento dei RAEE. Esempi di consorzi in Italia includono Ecodom, Remedia, e ERP Italia. I consorzi organizzano la logistica e il riciclo in conformità con le normative ambientali.
3. Distributori e Rivenditori: Sono obbligati a ritirare gratuitamente i RAEE domestici dai consumatori quando acquistano un nuovo prodotto equivalente (principio del “uno contro uno”). Inoltre, i grandi distributori con superfici di vendita superiori a 400 m² devono ritirare gratuitamente i piccoli RAEE (fino a 25 cm) anche senza l’acquisto di un nuovo prodotto (principio del “uno contro zero”).
4. Centri di Raccolta (Isola Ecologica): I comuni devono mettere a disposizione dei cittadini centri di raccolta dove possono conferire gratuitamente i RAEE. Questi centri sono attrezzati per ricevere, stoccare temporaneamente e avviare al riciclo i rifiuti elettrici ed elettronici.
5. Aziende di Trattamento: Sono le imprese specializzate nel trattamento dei RAEE. Queste aziende dispongono delle tecnologie e delle autorizzazioni necessarie per il corretto trattamento, il recupero delle materie prime e lo smaltimento delle sostanze pericolose contenute nei RAEE.
6. Autorità Competenti (ARPA, ISPRA, ecc.): Le agenzie regionali e nazionali per la protezione ambientale monitorano e controllano le attività di gestione dei RAEE, assicurando che vengano rispettate le normative vigenti e che le operazioni avvengano in modo sicuro per l’ambiente e la salute pubblica.
7. Consumatori: I cittadini hanno il compito di conferire correttamente i RAEE ai centri di raccolta o ai rivenditori, evitando di smaltirli nei rifiuti indifferenziati o di abbandonarli.
Questa collaborazione tra produttori, distributori, enti pubblici, aziende di trattamento e consumatori è fondamentale per assicurare una gestione efficace e sostenibile dei RAEE.
I rifiuti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono pericolosi per diverse ragioni, principalmente a causa delle sostanze chimiche e dei materiali potenzialmente dannosi che contengono. Ecco alcuni dei principali motivi:
1. Sostanze Tossiche: – Mercurio: Presente in alcuni tipi di lampade fluorescenti, schermi e batterie. Il mercurio è altamente tossico e può causare danni al sistema nervoso centrale e ai reni. – Piombo: Utilizzato nelle saldature e nei vetri dei monitor CRT. Il piombo è nocivo per il sistema nervoso, il sistema riproduttivo e può causare anemia e problemi renali. – Cadmio: Trovato nelle batterie ricaricabili e nei pannelli solari. Il cadmio è cancerogeno e può causare danni ai reni e alle ossa. – Cromo Esavalente: Usato nei rivestimenti e nei componenti metallici. È cancerogeno e può causare gravi danni ai tessuti umani e agli organi interni.
2. Sostanze Infiammabili: – BFR (Ritardanti di Fiamma Bromurati): Utilizzati in plastiche, schermi e schede elettroniche per ridurre il rischio di incendio. Questi composti chimici possono rilasciare diossine e furani quando bruciati, sostanze estremamente tossiche per l’ambiente e la salute umana.
3. Gas a Effetto Serra: – CFC e HCFC: Presenti nei sistemi di raffreddamento come frigoriferi e condizionatori. Questi gas contribuiscono al riscaldamento globale e alla distruzione dello strato di ozono.
4. Metalli Pesanti e Terrosi Rari: – Arsenico, Bario, Berillio: Usati in vari componenti elettronici. Questi metalli sono tossici e possono causare vari problemi di salute, inclusi disturbi respiratori, malattie della pelle e cancro.
5. Sostanze Radioattive: – Alcuni RAEE contengono piccole quantità di materiali radioattivi che, se non gestiti correttamente, possono rappresentare un rischio per la salute e l’ambiente.
6. Inquinamento Ambientale: – Il rilascio incontrollato di questi materiali pericolosi può contaminare il suolo, l’acqua e l’aria, causando danni a lungo termine agli ecosistemi e alla biodiversità.
7. Pericoli Fisici: – I componenti elettronici possono causare pericoli fisici come incendi o esplosioni se non vengono gestiti correttamente, soprattutto le batterie al litio che possono surriscaldarsi e incendiarsi.
La corretta gestione e lo smaltimento dei RAEE sono quindi cruciali per prevenire gravi impatti ambientali e sanitari. La raccolta differenziata, il trattamento specializzato e il riciclaggio sicuro di questi rifiuti sono fondamentali per mitigare questi rischi e recuperare materiali preziosi in modo sostenibile.