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Decanter World Wine Awards: sono 6 i vini italiani nella top 50

Quando si parla di filiere che rendono unico il nome dell’Italia nel mondo, non si può non citare il vino, un universo nel quale si muovono diversi business e altrettanti professionisti.

 Il mondo del vino attira un interesse sempre crescente da parte di appassionati e professionisti, grazie anche alle numerose manifestazioni e premi che celebrano i migliori vini a livello internazionale.

Tra questi, è doveroso citare il Decanter World Wine Awards; ogni anno, questa manifestazione accoglie centinaia di vini da tutto il mondo, valutati da esperti del settore. L’attenzione verso eventi simili – e in merito segnaliamo la possibilità di leggere vari approfondimenti sul settore vino del sito winemeridian.com – è dovuta non solo alla passione per il vino, ma anche al desiderio di scoprire nuove eccellenze e tendenze.

In occasione dell’edizione di quest’anno della sopra citata competizione enologica, il Bel Paese ha concretizzato risultati a dir poco positivi. Si parla, infatti, di ben 6 vini italiani inclusi nella top 50 dei migliori al mondo.

Il nostro Paese è finito sul podio in terza posizione. Le prime due sono state occupate dalla Francia e dalla Spagna.

La fotografia dei vini italiani nella top 50 al mondo

Entrando nel vivo delle peculiarità dei vini italiani che hanno ottenuto un risultato così speciale, è possibile notare diversi dati interessanti. Per la prima volta nel corso della storia del concorso enologico, che nel 2024 è arrivato all’edizione numero 21, è comparso nell’elenco un vino laziale.

Tutti gli altri arrivano da Regioni famose in tutto il mondo, finanche inflazionate, quando si parla di vini italiani: Veneto, Piemonte, Toscana.

Cosa sapere sul Decanter World Wine Awards

Il Decanter World Wine Awards è uno dei più celebri e prestigiosi concorsi in ambito enologico a livello mondiale. Competizione la cui storia ha avuto inizio nel 2003, annovera, tra le etichette che vengono presentate, vini da tutto il mondo.

A valutare le etichette, una prestigiosa giuria composta da esperti di spicco internazionale.

Il fulcro del percorso di giudizio è un momento di degustazione, procedura eseguita rigorosamente alla cieca.

Il giudizio prende in considerazione diversi fattori chiavi. Tra questi è possibile chiamare in causa l’aspetto del vino stesso iscritto alla competizione, il suo profumo, l’effetto al palato.

Si tiene conto della persistenza, ossia del tempo di permanenza, a livello orale e non solo, dei sapori e degli aromi.

Altri criteri inclusi sono la tappatura e la complessità.

Ai vini che vengono assegnati i punteggi più rilevanti vengono conferite, come premio, delle medaglie in platino, oro, argento e bronzo.

Il riconoscimento più ambito? Il The Best in Show, che viene assegnato al vino che, nell’ambito di tutti quelli che competono, viene considerato migliore dalla giuria.

I vini italiani nella top 50

A questo punto, non rimane che chiedersi quali siano i vini italiani inclusi nella top 50 dalla giuria (nel 2024, il loro numero è diminuito di 3 unità). Ecco l’elenco:

  • Broccardo, vino Barolo frutto della vendemmia del 2020.
  • Cantina Andriano, vino tirolese della vendemmia del 2022.
  • Carpineto, etichetta marchiata Brunello di Montalcino riserva e risalente al 2018.
  • Casale del Giglio, vino laziale della vendemmia 2023.
  • Cesari, Amarone della Valpolicella Classico Riserva del 2015.
  • Monchiero Fratelli, Barolo del 2020.

Gli esperti della giuria, dislocati in quattro sale di degustazione, hanno analizzato oltre 18000 vini, a loro volta selezionate da una cantina che, di base, ne contiene più di 70000.

Come tutti gli anni, nel corso degli ultimi due giorni del concorso i giurati hanno assegnato le medaglie di platino e, tra queste, hanno poi scelto i vini della top 50.

Da dove arrivano? Oltre che dai Paesi sopra menzionati, anche da USA, Giappone, Cile, Germania, Ungheria, Nuova Zelanda, Sudafrica, Svizzera, UK.