Isolamento termico: quali sono i materiali più usati?
L’isolamento termico degli ambienti di casa è un obiettivo molto importante al giorno d’oggi. L’efficienza energetica, infatti, è al centro dell’attenzione anche in considerazione della direttiva europea sulle case green. Questo provedimento metterà in primo piano, nei prossimi anni, la necessità di raggiungere specifici obiettivi per quanto riguarda la classe degli edifici residenziali.
Si può cominciare dal piccolo, ossia dall’isolamento degli ambienti indoor e dalla conoscenza dei materiali per concretizzarlo. Quali sono? Vediamo assieme i principali nelle prossime righe!
Fibra di cellulosa
La fibra di cellulosa è ricavata dall’omonimo polisaccaride – per amor di precisione, ricordiamo che si tratta anche di un polimero – e uno dei migliori materiali per isolare termicamente gli ambienti di casa.
Compatto e noto, per via della bassa quantità di ossigeno che lo caratterizza, per la sua capacità di impedire la propagazione degli incendi è particolarmente apprezzata, in fiocchi, per l’isolamento dei sottotetti, un servizio che, negli ultimi tempi, è sempre più richiesto.
La manutenzione del tetto è fondamentale per una buona efficienza energetica, in particolar modo quando al centro dell’attenzione c’è il già citato sottotetto, un ambiente che, per legge, non può essere utilizzato se non come ripostiglio. In molti lo stanno sfruttando per minimizzare le dispersioni di calore e la fibra di cellulosa è ottima a questo scopo.
Fibra di vetro
Un altro materiale molto utilizzato per isolare termicamente gli ambienti indoor della casa è la fibra di vetro (o lana di vetro). Tra i suoi vantaggi è possibile citare il prezzo contenuto. Per quanto riguarda, invece, i contro, è doveroso ricordare che, se non si utilizzano protezioni ad hoc, è alto il rischio di avere a che fare con problematiche di tipo irritativo a carico di cute, occhi e polmoni.
Lana di roccia
Decisamente più costosa rispetto alla fibra di vetro, la lana di roccia è un materiale isolante che annovera, tra le varie componenti che lo caratterizzano, minerali come il basalto.
Ottima per l’isolamento di ambienti dove è alto il rischio di incendi – anche luoghi pubblici – la lana di roccia ha anche il grande vantaggio di non assorbire acqua e umidità.
Parliamo di un materiale salubre, famoso per il fatto di non favorire la proliferazione di batteri potenzialmente patogeni. Tutto questo si traduce in un miglioramento della qualità dell’aria degli ambienti isolati.
Si potrebbe andare ancora avanti a parlare dei vantaggi della lana di roccia come isolante. Oltre agli aspetti appena menzionati, va sottolineato il suo essere un materiale sostenibile.
Le rocce vulcaniche, infatti, sono risorse naturali e totalmente rinnovabili.
Oltre che per l’isolamento di ambienti interni, può essere impiegata pure nei lavori che coinvolgono le pareti esterne. Da non dimenticare, inoltre, è il suo utilizzo per il già citato isolamento dei tetti.
Schiume poliuretaniche
Pur non essendo uno dei materiali isolanti più utilizzati, le schiume poliuretaniche garantiscono comunque performance di tutto rispetto da questo punto di vista.
Negli ultimi anni, le loro peculiarità sono state interessate da un’evoluzione importante, riguardante nello specifico il ricorso, per quanto riguarda gli agenti espandenti, a materiali che non causano emissioni nocive nell’atmosfera.
Un vantaggio degno di nota riguarda l’importante quantità di azoto che caratterizza questo materiale. In virtù di ciò, si parla di una soluzione isolante a bassissimo rischio di infiammabilità.
Polistirolo
Disponibile in forma espansa ed estrusa – la seconda è la più costosa – il polistirolo, quando scelto come materiale isolante, deve essere associato a prodotti ignifughi in quanto, da solo, è altamente infiammabile.
A questo punto, ti starai senza dubbio chiedendo quale sia il materiale migliore. Non esiste un’alternativa valida in tutti i casi. Essenziale è rivolgersi a un esperto, che deve valutare la situazione anche in considerazione delle peculiarità climatiche della zona in cui si trova l’immobile.