Misure contro la peste suina in Lombardia: il commento di Confai
“In una fase in cui il bollettino epidemiologico continua ad essere estremamente preoccupante, apprezziamo senz’altro l’attenzione costante che l’amministrazione regionale sta dedicando al problema della peste suina. Ad ogni modo, risulta chiaro che occorre fare ancora di più, intensificando da un lato le misure di biosicurezza e sostenendo, dall’altro, il comparto suinicolo con misure economiche che permettano di attenuare almeno in parte i gravi danni che mettono a dura prova la filiera zootecnica”: con queste parole Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha inteso commentare la recente decisione della Regione Lombardia di stanziare fondi addizionali per le Polizie provinciali al fine di potenziare le attività di controllo sulle popolazioni di cinghiali e contribuire a frenare così la diffusione della peste suina africana (PSA). I nuovi fondi stanziati con delibera regionale dello scorso 31 ottobre hanno come obiettivo l’intensificazione delle operazioni di contenimento della presenza dei cinghiali sul territorio, ripartendo le risorse a ogni Provincia in base ad una serie di parametri, tra i quali rientra anche il numero degli abbattimenti effettuati.
“Il provvedimento aggiunge un utile tassello nella strategia globale di contenimento della diffusione dei cinghiali, peraltro legata in larga misura alla collaborazione con il mondo venatorio – ricorda il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo –. In ogni caso, un capitolo fondamentale della gestione di questa preoccupante congiuntura riguarderà l’effettiva capacità da parte delle istituzioni di sostenere le imprese del settore, che stanno sopportando da tempo ingenti danni diretti e indiretti”.