Economia e Finanza

Crisi di liquidità d’impresa cos’è e come anticiparne i segnali

In un periodo così particolare come quello che stiamo vivendo in questi ultimi anni, non sono poche le aziende che hanno affrontato o stanno affrontando un periodo difficile dal punto di vista della gestione economica. In particolare, si tratta è una delle inevitabili conseguenze che non sempre è possibile evitare, vuoi per la mala gestione delle proprie possibilità, vuoi per i flussi di cassa. Ciò inevitabilmente porta a conseguenze abbastanza pesanti in termini di disponibilità economica.

Sicuramente, va ricordato che non sempre questo è dovuto a una cattiva gestione delle risorse. La causa, infatti, potrebbe anche riguardare eventi esterni e situazioni non per forza controllabili. Proprio per questo è molto importante sapere come gestire al meglio i flussi di cassa, adottare un’adeguata strategia preventiva e prestare attenzione ai segnali di pericolo.

Cosa s’intende per crisi

Una crisi di liquidità è la conseguenza di una scorretta gestione dei flussi di cassa. Possiamo considerarla dunque come uno squilibrio dell’attività d’impresa che si concretizza con un consumo del capitale operativo. Ciò si verifica, ad esempio, quando i clienti o i debitori non adempiono alla loro prestazione o nel caso di cattive scelte di gestione. La conseguenza è uno sfasamento rispetto alle spese che devi sostenere e l’impossibilità quindi di non poter pagare i tuoi fornitori, acquistare merci e materiale o pagare i tuoi dipendenti.

La crisi di liquidità è purtroppo un fenomeno che interessa principalmente le piccole e medie imprese che devono far fronte al pagamento dei debiti e alla difficoltà di incasso dei crediti in modo quotidiano. Per fortuna, però, ad oggi lo Stato ha deciso di introdurre una serie di aiuti che permettono di superare di questo difficile momento, ne è un esempio la Ristrutturazione del debito, uno strumento introdotto per consentire il ripristino della liquidità e il superamento della crisi. In questo caso, infatti, il creditore, potrà effettuare una concessione al debitore in difficoltà economiche, permettendogli così di ottenere liquidità aziendale a condizioni più favorevoli.

I segnali da tenere sott’occhio in questi casi

Come abbiamo già accennato, ci sono una serie di segnali a cui prestare attenzione quando si parla di una crisi di liquidità. In particolare, è importante avere a tua disposizione sempre sufficiente capitale operativo. A questo proposito, una sua buona gestione ti consentirà di poter affrontare al meglio periodi più o meno lunghi di stallo lavorativo, come nel caso appunto dell’emergenza sanitaria e dello stop forzato che un po’ tutti hanno dovuto subire.

Per non farsi trovare impreparati, la cosa migliore da fare è prevedere un sistema che garantisca il pagamento puntuale da parte dei debitori dell’impresa, parliamo dunque in parole povere e di una corretta pianificazione dell’attività. La liquidità di un’azienda non è nient’altro che disponibilità immediata di denaro e determina lo stato di salute di un’azienda e a questo contribuiscono sia fattori esterni che interni.

Nel primo caso, parliamo di problemi su cui non è possibile esercitare nessun controllo. Ne sono un esempio la situazione economico finanziaria che stiamo vivendo, l’andamento dei prezzi, ecc. Nel secondo, invece, di valutazioni errate da parte dell’imprenditore nella gestione e nel controllo della sua azienda, che possono portare poi a conseguenze più o meno gravi. Gli strumenti da considerare devono essere valutati a questo punto caso per caso, a seconda che la crisi di liquidità sia momentanea o addirittura permanente.