Cultura e Società

Milano Collettivo Clown lo spettacolo del sorriso

Milano Collettivo Clown e Zorba Officine sanno regalare un sorriso. Anche quando i temi sono quelli del dramma delle migrazioni. Essere stranieri in un mondo ostile? La tematica viene proposta, infatti, con la ricetta del sorriso. Ciò non esclude la profondità.

Milano Collettivo Clown: tre giorni

“Foreign. Stranieri si nasce o si diventa?”. E’ la domanda a cui dare risposta in tre giorni con la firma di Carlo Rossi. Appuntamento da domani 9 fino a domenica 11 marzo presso l’Atelier del Teatro e delle Arti. La location è infatti il mezzanino della stazione del Passante Ferroviario Repubblica, ingresso angolo via Tunisia.

L’organizzazione è del Collettivo Clown e di Zorba Officine. L’appuntamento è davvero originale e interessante. In un’opera cinematografico-teatrale il pubblico viene catturato. Si assiste infatti alle riprese di una scena di un vero film d’autore. Sarà guidato da una troupe professionale e affiatata al set cinematografico in una località segreta. Sarà anche reso partecipe fisicamente. L’avventura è drammatica ed anche esaltante. E’ il racconto con pochi mezzi di una storia. Si cerca passo dopo passo di capire di più.

Milano Collettivo Clown

Italia multietnica

In parallelo, nello spazio dell’Atelier, viene proposta la mostra multimediale “Nuove Generazioni. I volti giovani dell’Italia multietnica”. La mostra è realizzata dal Meeting di Rimini. E’ il primo allestimento proposto a Milano. Ci saranno anche occasioni di incontro con alcuni giovani appartenenti a questo mondo. I protagonisti delle nuove generazioni come Abdoulaye Mbodj, avvocato del Foro di Milano di origini senegalesi. Ma anche Luna El Maataoui, studentessa universitaria di origini marocchine. Tutti presentati da Giorgio Paolucci, curatore della mostra.

A dialogare con il pubblico anche Sabrina Liberalato e Weldeslassie Tsegehans di Fondazione Arca. La musica e il punto ristoro è a cura di Cucina Artigianale Cavarra. Il maestro mascheraio, migrante romagnolo DOC e direttore dell’Atelier, in azione nella sua specialità: la gastronomia. Saranno inoltre aperti ai visitatori i laboratori artistici dei pittori dell’Atelier del Teatro e delle Arti, vero crogiolo della contaminazione culturale: Abu Camara (Senegal), Ascanio (Cuba) e Juan Caiza (Ecuador).