Cultura e Società

Milano Festa del Latte a Morimondo

Festa del Latte occasione interessante per una gita fuori porta a Morimondo. Domenica 22 e mercoledì 25 aprile torna l’atteso evento con specialità gastronomiche, mercatini agroalimentari e per hobbisti, laboratori per bambini.

Festa del Latte: il programma

Domenica 22 aprile alle 10 si apre con il mercatino agroalimentare e dell’hobbismo. Poco dopo previsto il laboratorio per i più piccoli sulla produzione del gelato presso la Corte dei Cistercensi. Alle 12 degustazione di gorgonzola e polenta, risotto con salsiccia. Alle 14:30 in programma la visita alla Cascina Fiorentina e al suo vecchio caseificio. Il pomeriggio si conclude con un laboratorio sui formaggi per i bambini.

Mercoledì 25 aprile

Giorno della Festa della Liberazione torna il mercatino. Alle 11 inizia il laboratorio sul gelato presso la corte dei Cistercensi. A seguire polenta e gorgonzola, risotto con salsiccia. Alle 14 la visita guidata ai fontanili, nelle campagne. Per le 15:30 è previsto l’arrivo della Fanfara dei Bersaglieri di Magenta. Alle 16 sfila il corteo delle autorità per la Festa del 25 Aprile, seguito dal concerto della Fanfara dei Bersaglieri “Nino Garavaglia” di Magenta. Alle 16:30 chiusura con il laboratorio sulla produzione del formaggio primo sale.

Il patrimonio dei monaci

L’evento di Morimondo è una delle tante attrazioni proposte dal centro milanese. Infatti sono tantissime le iniziative in calendario. Chi visita Morimondo deve assolutamente conoscere l’abbazia. Tra mulini e grange, cascinali, cascine e case, l’abbazia era il fulcro del territorio circostante. Nel 1490 da Giovanni de’ Medici, abate commendatario, inviò al monastero dei monaci fiorentini della Badia di Settimo nel tentativo riuscito di recuperarlo e riportarlo all’originaria spiritualità nell’ambito di un progetto di riforma.

Correva l’anno 1561 quando Carlo Borromeo alienò gran parte dei possedimenti, trasferendoli all’Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1798, con l’avvento di Napoleone I il monastero fu soppresso e tutto il patrimonio andò disperso. L’Abbazia rimase abbandonata sino al 1909. In quell’anno l’ente per la conservazione dei monumenti erogò il primo contributo con l’avvio dei primi restauri.

Nel 1952 il cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, chiamò a rifondare l’Abbazia i padri Oblati di Maria Vergine. Nel 1982 il Comune di di Morimondo acquistò l’abbazia dagli eredi del pittore Angelo Comolli, che l’aveva comprata nel 1917. La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell’ordine dei Cistercensi che la fondarono.

La fondazione dell’abbazia

Nel 1134, dodici monaci, sotto la guida dell’abate Gualcherio, provenienti dal monastero di Morimond in Borgogna, arrivarono a Coronate, nella valle del Ticino, per stabilirvi una comunità monastica. Due anni dopo si spostarono in una località vicina, chiamata Faruciola, dove si insediarono erigendovi il monastero. Poi bonificarono l’area adiacente al Ticino, vi realizzarono canali di irrigazione e la trasformarono in fertile zona agricola con coltivazione a marcita.

Federico Barbarossa, legato al monastero per merito dello zio che era stato abate di Morimond, concesse infatti a Morimondo protezione ed importanti benefici, che furono per l’abbazia stimolo ed occasione di ulteriore sviluppo. Nel 1182 i monaci diedero inizio alla costruzione della chiesa abbaziale, che è ritenuta il primo esempio di stile gotico in Italia ed è tra le più antiche abbazie cistercensi. I lavori si protrassero per lungo tempo tanto che la chiesa venne inaugurata solo nel 1297. In seguito a varie donazioni di terre, l’abbazia ebbe la sua fase di massimo splendore tra il XII e il XIV secolo.