Cultura e Società

Milano scuole da rendere più accesibili

Le scuole di Milano sono da rendere più accessibili. Lo chiedono a gran voce gli studenti del Municipio 8 impegnati in una campagna per abbattere le barriere architettoniche.

Campagna per scuole accessibili a tutti

Il messaggio ha dei testimonial speciali: 1200 studenti. Sono i partecipanti della quarantesima edizione della storica corsa non competitiva organizzata dall’istituto Console Marcello. Sono due primarie e una media tra Quarto Oggiaro e Villapizzone.

Insieme a loro, testimonial d’eccezione, due campioni paralimpici, coppia anche nella vita: Arjola Dedaj e Emanuele Di Marino. Lei non vedente è arrivata a 17 anni in gommone dall’Albania, in fuga da guerra e violenze. Ha conquistato l’oro nel salto in lungo ai Mondiali di Londra e compete in varie discipline. Sempre con la mascherina colorata sugli occhi e una guida che la affianca. Lui, fidanzato da quattro anni, ha una malformazione ossea ad una gamba. Ai Mondiali 2017 è stato argento e bronzo nella staffetta e nei 400. Entrambi puntano ai Mondiali di Tokyo 2020.

L’organizzazione della Straconsole

La forza dell’evento sono i 100 volontari insieme alle 34 classi della primaria e 15 delle medie. Abebe Bikila, gazzella etiope, passato alla storia per avere corso scalzo le Olimpiadi di Roma 1960 (medaglia d’oro). Wilma Rudolph, gazzella nera, tre medaglie d’oro nonostante fosse nata con la poliomelite. Kathrine Switzer, suffragetta della corsa, prima donna a correre la maratona di Boston nel 1967 con uno stratagemma in tempi in cui era concesso gareggiare solo agli uomini. Jesse Owens, il lampo d’ebano, diventato un simbolo per avere vinto quattro ori alle Olimpiadi di Berlino del 1936, in pieno regime nazista. Pietro Mennea, la freccia del sud, corridore italiano cui le ferrovie hanno appena intitolato un treno superveloce che corre a 400 km orari. Sono esempi di vita prima che di sport.

Lo sport più forte delle barriere

Le barriere architettoniche infatti si abbattono insieme. La sensibilità verso questa lotta c’è a Milano ma deve aumentare. I ragazzi con la loro testimonianza mandano un messaggio forte. Le scuole di Milano si impegnano ad essere sempre più accessibili a tutti.