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Blocco diesel: cosa cambia in Lombardia

Dal 1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019 è in vigore il blocco diesel,con modalità e restrizioni diverse per le varie regioni d’Italia colpite dal provvedimento. Vediamo cosa cambia per la regione Lombardia,per i suoi comuni e quale ruolo gioca il diesel,per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico.

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Blocco diesel: la normativa regionale

L’Accordo di Bacino Padanoper la qualità dell’aria è stato sottoscritto a Bologna, durante il G7 Ambiente del 9 giugno 2017. Le limitazioni previste coinvolgono 4 regioni del nord Italia: Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, e riguardano la circolazione delle auto con motore Diesel. Le disposizioni regionali impongono lo stop alle Diesel Euro 3nei giorni feriali, dalle 7.30 alle 19.30. Tale divieto è in vigore nei 209 Comuni definiti di Fascia 1e nei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2: Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e San Giuliano Milanese. Per le Euro 0, Euro 1, Euro 2 Diesel e le Euro 0 benzina, il divieto è invece valido permanentemente tutto l’anno,sia nei Comuni di Fascia 1 che di Fascia 2. Poiché spetta ai Comuni emettere le rispettive ordinanze sui blocchi del traffico, riassumiamo di seguito gli stop alla circolazione nelle città di Pavia e Milano. Alle limitazioni permanenti previste dalla Regione, si aggiungono le misure temporanee a livello locale, in caso di superamento delle soglie del livello di PM10 in atmosfera per 4 o 10 giorni consecutivi.

Blocco diesel: divieto di circolazione a Pavia

Il divietolimita la circolazionedelle auto Diesel euro 4 dalle 8.30 alle 18.30 tutti i giorni, festivi compresi: l’unica eccezione riguarda le auto private euro 4 con filtro anti particolato. Stop anche ai veicoli commercialiDiesel euro 3, da lunedì a venerdì, dalle 7.30 alle 19.30. Sabato e domenica dalle 8.30 alle 12.30. Vietata la circolazione anche ai diesel euro 0, 1, 2 e 3 dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 Sabato e domenica dalle 8.30 alle 18.30. Il divieto di circolazionenon riguardai tratti della tangenziale. E’ consentitaanche sulle strade provinciali che raggiungono il capoluogo. I diesel fino a euro 3 compreso invece, non possono circolare nei comuni dell’hinterland di Pavia: Borgarello, Carbonara al Ticino, Certosa, Cura Carpignano, Marcignago, Mezzanino, San Genesio ed Uniti, San Martino Siccomario, Sant’Alessio, Torre d’Isola, Travacò e Valle Salimbene.

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Blocco diesel: divieto di circolazione a Milano

Le limitazioni alla circolazione a Milanoriguardano i Diesel fino aEuro 3 compresi, ma solo se sprovvisti di filtro anti particolato. Il divieto, valido nei giorni feriali dalle 7.30 alle 19.30, comprende anche ciclomotori e motoveicoli a due tempi Euro 0 e Euro 1. A Milano scattano dall’1 ottobre 2018 anche nuove regole per l’Area C, che coincide con la Zona a traffico limitato (ZTL)Cerchia dei Bastioni.

Blocco diesel: chi causa l’inquinamento?

Il diesel è la causa di inquinamento più facile da limitarecon blocchi della circolazione che però penalizzano i guidatori e creano disagi ai trasporti. Tuttavia non è l’unico responsabile. Domandiamo a Mauro Grignani di Grignani Srl gruppo di concessionari auto Pavia e Vigevano, quali sono le cause principali dell’inquinamento atmosferico.

“In questo contesto, è opportuno distinguere i diversi tipi di emissioni che causano l’inquinamento atmosferico. Il principale è la CO2, gas a effetto serra che ha un impatto sullo strato di ozono. Le emissionidi CO2 sono dovute in maggior parte alla combustione industriale e domestica e, in misura minore, dalle emissioni di veicoli a diesel. Il particolatoinvece è il responsabile dello smog cittadino. Il 14% delle emissioni di polveri sottili è dovuto al trasporto stradale nel suo insieme (camion, bus, veicoli commerciali leggeri, autovetture benzina e Diesel). La quantità maggiore è prodotta dal riscaldamento urbano,per il 45%, e dall’industria manifatturiera per il 31%.”