Inter, guardi oggi e compri domani: Barella e Chiesa nel mirino
Il calciomercato di gennaio è prossimo alla chiusura, doveva essere la prima sessione della storia più corta, ma alla fine hanno avuto la meglio le società ottenendo la proroga che ne ha riportato la scadenza a fine mese. Ciò nonostante le grandi società non dovrebbero investire pesantemente in questa sessione invernale, gettando invece le basi sul prossimo estivo. In particolar modo l’Inter, soprattutto per quei paletti legati al fair play finanziario che solo dal primo luglio dell’anno in corso verranno in meno, a patto che la società ottenga quel pareggio di bilancio richiesto.
Ecco perché qualunque affare dovesse essere chiuso nel corso di questi ultimi giorni di trattative sarebbe solo posticipato fra sei mesi, due le formule: prestiti con obbligo o diritto di riscatto ma soprattutto, i parametri zero. E vi è un nome fra tutti che pare vicinissimo a sposare la causa nerazzurra nei prossimi anni: il capitano dell’Atletico Madrid, l’uruguagio Godin.
Il trentaduenne dovrebbe ormai raggiungere ufficialmente i suoi prossimi compagni nel corso della prossima stagione, legandosi all’Inter per i prossimi due anni con opzione per un terzo, a 4.5 milioni annui più bonus che potrebbero portare la cifra stagionale vicina ai sei. Non solo il possente ed esperto centrale sul taccuino di Ausilio e Marotta, grande specialista dei colpi a zero: occhio a Robben ed Herrera dello United, cercato quest’ultimo anche dalla Roma.
Per l’Inter non solo giocatori in scadenza, si guarda al futuro ed in particolare ai protagonisti del nostro campionato. Come Barella, promesso sposo ma lusingato da offerte di Napoli e Chelsea: col Presidente Giulini l’Inter ha però una carta vincente, il centrocampista Nandez che verrebbe girato ai sardi in cambio di un’offerta più vantaggiosa per il centrocampista della Nazionale, che si dovrebbe aggirare sui 40 milioni di euro più 10 di bonus.
De Paul, trequartista dell’Udinese, è l’altro elemento che gode di attenzione dalla dirigenza nerazzurra: strapagato dal Valencia tre anni fa, non è mai esploso nella Liga salvo riscattarsi in Friuli, disputando soprattutto nell’ultimo anno e mezzo delle stagioni superlative, anche con numerosi gol portati in dote. Il n.1 bianconero costa, la vetrina dei Pozzo è da sempre cara, si parte da una base di 30 milioni.
Il grande sogno resta però legato all’arrivo di Chiesa, la cui concorrenza è spietata e non solo in Italia. Nel 4231 di Spalletti sarebbe l’elemento ideale sia a destra che sinistra, soprattutto nel caso in cui dovesse partire Perisic, che vorrebbe provare una nuova ed ultima importante esperienza, magari in Premier. Visti i 30 anni del croato sarebbe il giusto sacrificato, l’arrivo dell’esterno offensivo viola rappresenterebbe garanzia di rendimento presente e futuro per un’Inter sempre più rivolta a giovani e prettamente italiani.
In ottica partenze il nome di Perisic è il solo sacrificabile dalla società: i rinnovi di Skriniar ormai certo e quello di Icardi prossimo, rappresentano i chiari segnali di un’Inter che vuole tornare vincente.