Economia e Finanza

Differenze tra eCommerce B2B e B2C

Qual è la differenza tra una piattaforma eCommerce B2B vs B2C?

Chi si occupa di sviluppo software sa che molte sono le differenze tra le due tipologie di piattaforma, ma – come vedremo – anche diversi punti di contatto.

L’ampiezza di pubblico

Una delle principali differenze tra B2C e B2B è la scala dell’utenza. I marchi B2C si sforzano spesso di raggiungere un gruppo di persone ampiamente definito: gli appassionati di sport, le mamme amanti del fitness, i Millennial che fanno musica o i bambini in generale.
Si tratta di grandi gruppi demografici e psicografici che richiedono un proprio studio di target.
Il pubblico di un’ eCommerce B2B è invece molto più ristretto.

Di solito c’è una quantità fissa di acquirenti, con un profilo ben delineato dalle necessità prettamente funzionali delle attività che devono essere in grado di poter compiere sulla piattaforma.
Ad esempio, un marchio B2B potrebbe essere indirizzato solo ai proprietari di agenzie pubblicitarie o a responsabili finanziari di aziende nell’ambito luxury.
Laddove si potrebbe pensare che questo limiti il ​​potenziale del B2B, è invece vero il contrario.
Basta dare uno sguardo al volume globale delle merci lorde nell’e-commerce B2B vs B2C ;).

Il prezzo medio

Un marchio di commercio elettronico B2C potrebbe dover raggiungere e vendere a centinaia di migliaia di persone per poter raggiungere il primo milione di vendite.
Nell’e-commerce B2B, è invece comune per i marchi avere un gruppo relativamente ristretto di clienti, ma capace di generare milioni di euro in ordini.

Il processo decisionale

Proprio per le ragioni di cui sopra, il processo decisionale di acquisto tra le due piattaforme è decisamente diverso.
Un acquirente B2C quando è pronto per l’acquisto fa una cosa sola: acquista.
In un B2Bil processo decisionale è molto più lungo ed articolato, passando dal team direzione a quello finanzario e solo infine all’ufficio acquisti.

Sembra inoltre esserci una correlazione tra la dimensione dei team di acquisto e la probabilità che una vendita abbia successo: tutti i contenuti, dalla pagina Chi siamo al catalogo prodotti, alle risorse PDF ed i video dimostrativi verranno condivisi con almeno cinque persone all’interno dell’organizzazione.

Cosa significa? Significa che è necessario investire tanto nella creazione di un’esperienza utente ottimale tanto quanto fanno i marchi B2C.
Significa che anche negli eCommerce B2B è necessario che l’utente trovi motivi per fidarsi di un marchio e credere di aver trovato la miglior soluzione al proprio.
In questo senso non c’è ormai differenza tra eCommerce B2B e B2C, e si fa sempre più evidente la necessità per entrambi di valorizzare la progettazione e lo sviluppo di una buona user experience.

E le somiglianze?

Mentre le differenze tra l’e-commerce B2B vs B2C esistono e sono significative è anche vero che, come accennato proprio qui sopra, esistono invece punti di convergenza tra le due tipologie di piattaforma.
Sono entrambe applicazioni multicanale e multi-device: è possibile acquistare in autonomia o tramite rappresentanti, è possibile farlo da desktop come da mobile.La stragrande maggioranza degli acquirenti B2C e B2B fa ricerche su Google o sui canali social quali YouTube o LinkedIn per trovare suggerimenti di acquisto, contenuti didattici e engagement.

Il caso d’uso può essere diverso, ma entrambe le parti possono essere trovate nello stesso posto.In altre parole, non dare per scontato che solo perché il tuo pubblico è B2B puoi ignorare Per molto tempo si è avuta l’idea diffusa che un acquirente B2B sia un tipo di persona completamente diverso da un acquirente B2C.

In realtà sono persone come altre, che rispondono ai medesimi impulsi di qualunque altro essere umano, per cui le tecniche di marketing B2C che si sfruttano spesso per connettersi al proprio target di riferimento possono valere ugualmente anche su una piattaforma di tipo business. In conclusione? Diversi, ma in fondo sulla stessa barca ;).