Economia e Finanza

Morto Peppino Franchini fondatore dei Supermercati Brianzoli

Peppino Franchini ha scritto un pezzo di storia della Lombardia. Negli anni Settanta aveva fondato i Supermercati Brianzoli. Possedeva ben sessanta centri commerciali in Brianza e nel Nord. È morto improvvisamente a 74 anni. La sua storia personale ed aziendale è stata letteralmente “leggendaria”.

Peppino Franchini è stato trovato senza vita nella sua auto, in un parcheggio dell’aeroporto di Milano Malpensa. La moglie dell’imprenditore ne aveva denunciato la scomparsa ai Carabinieri di Lentate sul Seveso nel Monzese. I medici, subito intervenuti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del settantenne. Il corpo senza vita di Franchini è stato trovato seduto, al volante della sua auto. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i vigili del fuoco, che hanno aperto la vettura. Insieme a loro i Carabinieri e gli agenti della Polaria di Malpensa. Le indagini sono in corso per accertare le cause del decesso, che sembrerebbe essere dovuto a cause naturali.

L’imprenditore, insieme a Caprotti e ai Panizza, è stato uno dei protagonisti dell’esplosione della grande distribuzione nel Settentrione. La sua famiglia è una delle dinastie dei grandi imprenditori brianzoli e lombardi. Tutto era iniziato con il nonno Felice, che all’inizio del secolo scorso aveva aperto un mattatoio e tre macelleria a Lentate sul Seveso, gettando le basi per la costruzione di un impero. I figli Oreste e Vittorio avevano avuto l’intuizione di aprire il primo supermercato self service in Italia.

Poi il passaggio di consegne alla nuova generazione: Peppino, il fratello Angelo e il cugino Gianfelice. Con loro nascono i Supermercati Brianzoli. Dai quattro punti vendita del 1974 arriveranno fino a oltre sessanta, in Brianza, nel Nord Italia e in Emilia Romagna, in quegli anni la terra delle Coop rosse. Nel 1991 la decisione di vendere il loro impero a Silvio Berlusconi, che attraverso Fininvest assorbirà i Supermercati Brianzoli nella Standa.