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Il vino made in Milano è il Naviglio Rosso

Il vino made in Milano è nato nella Cantina Urbana. Si chiama il Naviglio Rosso ed è composto da uve dell’Oltrepò. Michele Rimpici, il titolare, ha avuto l’idea di questa cantina dopo averne vista una simile a New York. “Abbiamo portato il vino in città, cosa che non aveva mai fatto nessuno. Ma secondo me se hai l’uva buona, che io compro dai migliori viticoltori d’Italia, un bravo enologo e l’attrezzatura, allora puoi fare il vino. E anche di qualità” dichiara al Corriere della Sera.

La cantina si affaccia sul Naviglio Pavese e ha già prodotto altri vini sia bianchi sia rossi, come il Meneghino, semplice e delicato, ideale anche per l’aperitivo, e il Tranatt, più corposo e intenso, da pasto. Adesso è stato imbottigliato il Naviglio Rosso, il più importante. Dal momento che a Milano non ci sono le vigne, proprio da là arriva l’uva del Naviglio Rosso, composto all’80% da Croatina, che è freschezza, frutto, profumi, vinosità, e al 20% da Barbera, che è un po’ più di acidità, di spalla, di profondità.

È un vino fresco, ma intenso e non banale, un 13 gradi e mezzo. Ha una sua complessità perché ha fatto sei mesi di affinamento in anfora da un parte, e sei in barrique dall’altra. È un rosso nordico, fresco e di pronta degustazione, un vino relativamente giovane, ma non dozzinale. Al momento sono soltanto 2.500 le bottiglie prodotte, imbottigliate e presentate, ma in vendita a partire da giugno. Infatti il Naviglio Rosso deve fare ancora qualche mese di assestamento in bottiglia. L’etichetta, iconografica, è un omaggio al canale milanese. In produzione anche il Naviglio Bianco, fatto utilizzando il riesling in purezza, sempre dell’Oltrepò Pavese. Va lasciato riposare ancora un po’, sarà pronto per l’estate. Un vino strutturato, con una spiccata acidità, un bianco importante. Ne saranno disponibili 1.800 bottiglie.