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Beve una gazzosa a Porta Venezia e finisce in ospedale

Beve una gazzosa a Porta Venezia e finisce in ospedale. E’ la disavventura capitata ad un ragazzo di 14 anni. Il giovane ha ordinato la bibita in un bar di Porta Venezia ed è finito ricoverato con danni a stomaco ed esofago.

Beve una gazzosa a Porta Venezia e finisce in ospedale: i fatti

Dopo il primo e unico sorso è andato nel bagno del bar, con una mano al collo. La gola in fiamme. Aveva ordinato una bibita per dissetarsi, una gazzosa. Ma nella bottiglietta c’era altro, forse un detergente a base di ammoniaca o dell’acido. Il malcapitato è finito in ospedale, dove si trova ancora ricoverato, con lesioni all’esofago e allo stomaco.

Il ragazzo di 14 anni si è seduto al tavolo di una birreria del centro in zona Porta Venezia, insieme con il padre, i fratelli e altri amici di famiglia per bere qualcosa. Il fatto è stato denunciato ai Carabinieri della stazione Porta Monforte dal padre. Il minorenne ha ordinato un analcolico, che la cameriera ha portato al tavolo. Una gazzosa in bottiglia di vetro, con l’etichetta e il tappo a vite come chiusura. La prima stranezza si è verificata già in quel momento. La bottiglietta, infatti, più che solo chiusa ermeticamente, sembrava proprio sigillata. Durissimo svitare il tappo, sia per il ragazzo, che per il padre, che per lo stesso personale del bar dietro al bancone. Pareva impossibile da aprire, se non dopo numerosi tentativi. “Ho pensato che il prodotto fosse scaduto — ha raccontato il genitore al Corriere — ma, dopo aver controllato, ho visto che non c’erano problemi, visto che, come data ultima, era riportato il 2022″.

La serata sembrava destinata a proseguire tranquilla, fino a che il giovane non ha portato il collo della bottiglia alla bocca per la prima bevuta. I titolari del pub hanno chiamato l’ambulanza, che hanno portato il giovane all’ospedale Fatebenefratelli. I medici hanno deciso di far trasferire il ragazzo al reparto di chirurgia del Buzzi, dove è tenuto sotto stretta osservazione. Lo stanno curando con il cortisone. Non può mangiare.

Il contenuto della bottiglietta

I Carabinieri hanno sequestrato la bevanda incriminata che, da una prima analisi effettuata dal personale ospedaliero, avrebbe rivelato un alto tasso di acidità. Lo stesso prodotto dovrebbe essere stato inviato agli specialisti dell’Arma, per analisi più approfondite. L’ipotesi prevalente è che qualcuno dello staff del locale abbia per sbaglio messo, tra le bibite destinate alla clientela, una bottiglia nella quale era stato versato qualche prodotto chimico, magari il detergente utilizzato per pulire le spine delle birre. Un errore che certo rischia di costare molto caro al proprietario decisamente affranto per quanto avvenuto.