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Emanuele Anzini: il carabiniere investe è ucciso ad un posto di blocco

Emanuele Anzini è morto facendo il suo dovere. L’appuntato scelto dei carabinieri è stato ucciso nella notte da un automobilista che non si è fermato a un posto di blocco a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Emanuele, in servizio presso il nucleo radiomobile di Zogno, era originario di Sulmona, in Abruzzo. Ed è lì che risiedono la figlia Sara di 19 anni, la madre Eleonora e la sorella Catia. Che adesso lo piangono insieme ai colleghi. Sulla pagina Facebook ufficiale dell’Arma dei carabinieri è apparso questo messaggio. “Ha intimato l’alt alla sua morte, ma lei non si è fermata e lo ha portato via, rubandolo alla figlia Sara, alla madre Eleonora, alla sorella Catia. La morte ha avuto il volto di un automobilista con troppo alcol nel sangue”.

All’investitore era già stata sequestrata la patente. L’automobilista è un cuoco italiano di 34 anni originario di Sotto il Monte, nel Bergamasco, e con precedenti specifici, come ha riferito il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, il colonnello Paolo Storoni. Lo scorso anno era stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso dopo aver provocato un incidente ed essere fuggito.

Ieri notte ha fatto lo stesso. Non si è fermato con la sua vettura a un posto di blocco e ha centrato in pieno l’appuntato scelto di 41 anni, che è morto sul colpo anche a causa dell’alta velocità a cui procedeva l’auto. Il carabiniere è poi stato trascinato per diversi metri. L’investitore si è inizialmente allontanato dal luogo dell’incidente. Poi è ritornato ed è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale e sottoposto all’alcol test. Si attendono adesso di conoscere gli esiti degli esami per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto ieri notte. All’appuntato Anzini, morto “facendo il suo dovere”, e ai suoi cari i colleghi carabinieri hanno inviato “il nostro pensiero, il nostro affetto, il nostro ricordo”.