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Come accordare un ukulele: consigli utili per i milanesi innamorati di questo strumento

A Milano cresce la passione per l’ukulele. I milanesi infatti sono letteralmente affascinanti da suoni e tradizioni che vengono da altri mondi. Ciò anche per via della presenza di numerose comunità che provengono anche da Mondi molto lontani. Ad unire è spesso la musica. Così strumenti come l’ukulele diventano un mezzo di comunicazione tra culture diverse. Ma come si usa questa variante esotica della chitarra? Quali sono i tipi di accordatura? Su come accordare un ukulele oggi è possibile trovare tantissime informazioni anche online. Ecco cosa bisogna sapere.

Come accordare un ukulele in modo semplice ed efficace

Portare ad intonazione uno strumento non è poi così complesso. Bisogna intonarlo in modo corretto. Così da fare emettere ad ogni corda suonata a vuoto una nota prestabilita. L’accordatura o intonazione dell’ukulele si opera mediante il tiraggio delle corde. In pratica si agisce sulle chiavi relative alla singola corda in senso orario o antiorario. Questa operazione si fa sino a farle raggiungere la nota desiderata. Si evita così che il suono della corda sia crescente, cioè sopra il tono della nota che bisogna accordare o calante, sotto il tono della nota da raggiungere.

Le corde dell’ukulele sono contraddistinte da un nome che indica la nota che suonano a vuoto, senza premere alcun tasto. Sol(G), Do(C), Mi(E), La(A). Pertanto la notazione letterale consueta è GCEA.

Ci sono diversi modi di accordare un ukulele

Ciascuna corda viene allentata o tesa da una chiavetta in cima alla tastiera. Ponendo la tastiera rivolta verso l’alto la chiave in basso a sinistra accorda il Sol, quella sopra il Do, quella in alto a destra il Mi e quella sotto accorda il La. La chiave altro non è che un bullone che ruotando consente di aumentare o calare il tono delle corde. Nell’ukulele, come per la chitarra, si segue il metodo di rotazione delle viti, antiorario per allentare, senso orario per stringere o tirare. Bisogna prestare molta attenzione a non tirare molto le corde in fase di accordatura. Si rischia altrimenti di danneggiare o fare uscire dalla loro sede di alloggio.

E’ possibile accordare l’ukulele con il diapason

Se se ne dispone di uno per ciascuna corda dell’ukulele, li si può battere e accordare singolarmente ogni corda. Se invece se ne possiede soltanto uno, basta usarlo per intonare la corda corrispondente. Questa farà poi da riferimento per l’accordatura delle rimanenti.

Usare un accordatore elettronico a paletta

Anche la tecnologia viene in soccorso per accordare un ukulele. Si può infatti utilizzare un accordatore elettronico a paletta che può essere posto in cima allo strumento. Con l’accordatore acceso, si suona una corda a vuoto. L’accordatore indicherà lo stato di accordatura della nota suonata. Bisogna agire sempre sulla levetta della corda che si sta accordando alzando o abbassando il tono, sino a quando l’indicatore dell’accordatore non produce una luce verde. Se la lancetta dell’accordatore è più basso della nota, la corda va tirata. Invece al contrario se la lancetta è più alta della nota, la levetta va allentata.

Accordare un ukulele con un pianoforte

Le note dell’ukulele sono suonate sulla quarta ottava del pianoforte. Pertanto basta suonare le 4 note sulla quarta ottava: Sol, Do, Mi, La. E quindi si accorda su quel suono ogni singola corda.

Gli ukulelisti esperti accordano ad orecchio. In effetti è importante sapere riconoscere il suono delle note dell’ukulele. Per la maggioranza di questi strumenti si applica l’accordatura convenzionale GCEA. Si usa cioè questa tipologia di accordatura per l’ukulele soprano, il tenore, l’ukulele concerto e il banjo ukulele. L’ukulele baritono adotta l’accordatura DGBE, come l’accordatura standard delle ultime quattro corde della chitarra. L’accordatura dell’ukulele GCEA equivale a quella della chitarra con il capotasto al quinto tasto della chitarra.