Economia e Finanza

Al Politecnico si elabora la casa del futuro

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione dal punto di vista dell’elettronica e del mondo digitale, e anche il mondo dell’architettura non è potuto essere esente da questo cambiamento. Sono infatti sempre di più anche nel nostro paese coloro che scelgono di optare per l’acquisto di una casa Smart o di tecnologie atte a renderla tale: basti pensare che, solamente nel 2018, in Italia sono stati spesi circa 380 milioni di euro per dispositivi “intelligenti” da utilizzare in ambito domestico. Proprio per questo motivo, sulla scia dell’enorme crescita avuta dal mondo dell’elettronica e della stessa domotica, il Politecnico di Milano ha deciso di dare vita a un laboratorio specialistico per aiutare a ideare, creare e costruire quella che sarà la casa del futuro.

Il progetto Open Lab Smart Home

Open Lab Smart Home è infatti il progetto sviluppato all’interno dell’ateneo per far fronte al processo di rinnovamento descritto in precedenza. Obiettivo dei ricercatori dell’università milanese  è stato quello di realizzare un ecosistema perfettamente integrato di dispositivi elettronici anche assai diversi tra loro (dato che a brand diversi corrispondono prodotti diversi), ma in grado di comunicare tra loro all’interno della casa e lavorare in maniera perfettamente coesa sfruttando l’Internet of Things. Dalle comunicazioni radio a quelle in modalità wireless, passando per la tecnologia cloud e gli innesti relativi alla presenza di assistenti vocali, il particolare ecosistema creato dal Politecnico di Milano ha dimostrato di poter funzionare alla perfezione confermando gli straordinari progressi della domotica stessa.

 

Il boom del mercato delle Smart Home in Italia

D’altronde, come già accennato sopra il mercato delle Smart Home sta vivendo in questo momento un vero e proprio boom, con una crescita nel 2018 che ha toccato il +52% rispetto all’anno precedente. Entrando più nel dettaglio, dei quasi 400 milioni di euro spesi nell’ambito della ricerca di soluzioni domotiche per la casa, una cifra vicina a 120-130 milioni di euro è stata spesa per l’acquisto di dispositivi legati alla sicurezza domestica (stiamo parlando del 35% del mercato totale della domotica). Al secondo posto di questa classifica vediamo poi la spesa per gli assistenti vocali intelligenti, ritenuti da sempre più italiani utilissimi per semplificare la propria vita quotidiana.

 

Come rendere smart la propria casa

Il primo passo per poter ottenere una casa Smart è sicuramente quello di collocare all’interno della propria abitazione un sistema centrale, da collegare poi al resto della casa e ai vari dispositivi attraverso una connessione adsl da installare anche senza telefono, dato che si tratta di un apparecchio scomparso già in quattro case su dieci. Una volta collegato quindi il sistema centrale, i diversi dispositivi di cui dotare la casa possono essere scelti in base alle proprie esigenze peculiari e controllati attraverso le apposite interfaccia, che possono andare dai classici telecomandi al proprio smartphone. Come si è visto, tra i sistemi domotici più apprezzati in Italia si trovano quelli legati alla sicurezza della casa, e che vanno quindi dall’installazione di telecamere wireless, che permettono quindi di monitorare costantemente la propria abitazione, ai classici sistemi di allarme. Oltre a questi però esistono numerosi dispositivi che permettono anche di risparmiare in bolletta, come quelli legati all’illuminazione, con gli smartphone che ad esempio possono funzionare come veri e propri interruttori della corrente, oppure impianti in grado di regolare da remoto la temperatura di casa, in grado di farvi accendere i termosifoni quando volete e ovunque siate.

I vantaggi della domotica sono stati scoperti da sempre più italiani e un grande istituto come il Politecnico non poteva dunque che sfruttare l’occasione per mantenersi sempre al passo con i tempi.