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Nuovo stadio di Inter e Milan: si dal consiglio comunale, ma il Meazza resta

Si registra il primo disco verde, anche se condizionato da 16 requisiti, da parte dell’aula del Consiglio comunale di Milano per il progetto di un nuovo stadio di Inter e Milan. Sono sedici però le condizioni dettate dal Consiglio comunale per la realizzazione del progetto del nuovo stadio che le due società sportive vorrebbero realizzare nell’area di San Siro.

I paletti sono contenuti nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centrosinistra, che è stato approvato nel corso della seduta con 27 voti favorevoli, 11 contrari, 7 astenuti. Nella maggioranza hanno votato contro l’ordine del giorno Carlo Monguzzi, Alessandro Giungi e si è astenuta Milly Moratti.

Il documento, oltre a porre 16 condizioni per il sì alla realizzazione della struttura invita a salvaguardare il futuro del Meazza, considerando “superata” l’ipotesi abbattimento. L’odg sottolinea che il Comune “deve mantenere il proprio ruolo guida nella definizione delle trasformazioni e della pianificazione urbana”, dunque anche sulla vicenda del nuovo stadio.

L’odg chiede poi che sia data maggiore attenzione al verde. “Il progetto dovrà prevedere un incremento significativo di verde pubblico fruibile rispetto alla situazione attuale, garantendo inoltre il rispetto di criteri ambientali che il nuovo PGT delinea”. Si chiede poi che “sia raggiunta una consistente revisione del carico insediativo rispetto a quanto prospettato dalla proposta attraverso la riduzione degli indici volumetrici nell’area della GFU”. E che “sia rafforzata la vocazione sportiva dell’area, in modo che questa sia prevalente rispetto a tutte le altre funzioni previste (in particolare Gsv e terziario)”.

“Sono contento del parere favorevole, ma quello che ne ricavo è che il progetto come è oggi non è un progetto che è accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare a livello di giunta”. E il commento del sindaco Giuseppe Sala dopo il voto del consiglio comunale. “Ho votato anche io e ho votato favorevolmente” ha proseguito Sala al termine dei lavori dell’Aula. “Quello che penso è che i volumi che sono stati chiesti sono volumi non realistici, sono eccessivi e che uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto o perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c’è possibilità in qualche modo di salvarlo”, il che “non vuol dire tenere un monumento ma vuol dire anche farlo funzionare, poi ci sono una serie di altre osservazioni però noi in sostanza vogliamo seguire la nostra attitudine che è fatta di apertura a una rigenerazione della città ma anche di tutela del verde”.

“Ascolteremo le indicazioni per cercare di capire se la proposta presentata sullo stadio, seppur modificata in base a quanto ci verrà indicato, poi abbia comunque quel di senso economico-finanziario sostenibilità che fa si che un progetto di queste dimensioni possa andare avanti”. E il commento dell’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello. Le possibili difficoltà sul progetto San Siro hanno portato il club nerazzurro, insieme al Milan, a rivalutare la possibilità di un “piano B”, rappresentato dall’opzione Sesto San Giovanni. “Non possiamo prescindere da questo progetto. Indipendentemente dalle condizioni vogliamo agire in maniera veloce” ha aggiunto il presidente Steven Zhang.