Medicina, Salute e Benessere

Le nuove regole del “sesso sicuro” nel corso della pandemia

La prostituzione è legale in alcuni pesi, come la Svizzera, ma in moltissimi altri non lo è. Tuttavia, si tratta ovunque di un argomento delicato che andrebbe trattato al più presto, soprattutto in questo momento in cui ci troviamo di fronte a una pandemia. 

Le lavoratrici del sesso sono un importante focolaio di infezione, anche se molte di loro non ne sono consapevoli. Si tratta di un gruppo vulnerabile che si è sempre sentito indifeso ma, con i tempi che corrono, aziende come Millerotici agiscono con serietà nel tentativo di frenare la propagazione del coronavirus.

Consigli per minimizzare il rischio di contagio

Fortunatamente, le lavoratrici del sesso possono contare sul sostegno di alcune associazioni, la cui missione è minimizzare i rischi tramite un piano speciale. Una delle misure consigliate consiste nell’usare le due posizioni per i rapporti sessuali che risultano più sicure per evitare il contagio mediante le gocce di saliva. Si tratta della posizione della cowgirl rovesciata (in cui la donna sta sopra l’uomo, dandogli le spalle) e della classica posizione da dietro.

Inoltre, l’uso del condom dovrebbe essere obbligatorio, ed è sconsigliato baciarsi tra prostitute e clienti, anche se era una pratica insolita già prima della diffusione della pandemia.

È consigliabile anche ventilare per 15 minuti le camere in affitto presso appartamenti privati o nei motel dopo aver ricevuto un cliente. Allo stesso modo, dopo ogni servizio, vanno cambiate le lenzuola. Sia le lavoratrici del sesso sia il personale dei motel dovranno poi usare guanti e disinfettanti.

Com’è logico che sia, le prostitute devono evitare di prestare servizio ai clienti con sintomi da COVID-19, che potrebbero essere confusi facilmente con l’influenza, come tosse o febbre. Le fasi di trattativa conviene effettuarle a distanza, ed è consigliabile negare il servizio a clienti arrivati da poco da altri paesi.

I baci sono una pratica molto comune durante il coito, anche se non lo sono tanto nella prostituzione. In ogni modo, come già indicato, è preferibile evitarli perché la saliva è un importante mezzo di contagio.

Per quanto riguarda le posizioni cui abbiamo fatto riferimento, poiché si danno le spalle al partner, minimizzano al massimo la trasmissione aerea delle goccioline respiratorie che potrebbero cadere nella bocca o nel naso della persona che si trova nelle vicinanze, oppure essere inalate tramite i polmoni. In servizi di questo tipo, l’uso delle mascherine è poco probabile, ma è un’altra possibilità da tenere in considerazione.

L’importanza del rispetto di queste misure

Un metodo molto efficace potrebbe essere l’obbligatorietà per prostitute e clienti di registrarsi presso le autorità locali, per avere così un maggiore controllo e monitoraggio. Tuttavia, pochissimi paesi mettono in pratica questa norma, come succede nel caso della Svizzera, in cui è stato drasticamente ridotto il tasso di infezione da COVID-19. Per questo motivo, è molto importante che le prostitute conoscano a fondo queste nuove regole di contenimento, affinché possano metterle in pratica. Il rigoroso isolamento cui hanno dovuto ricorrere molti paesi non serve a niente se non vengono tenute in considerazioni le necessità di questa categoria indifesa e vulnerabile.