Cultura e Società

Dai Baffi a manubrio a quelli alla Dalì: le tante mode che piacciano agli uomini milanesi

In una città multiculturale e sempre alla moda, l’uomo milanese ama fare la differenza, curare tutto nei minimi particolari, dai capelli alla barba, dalle scarpe ai pantaloni. Nulla deve essere lasciato al caso. I trend nascono a Milano e vengono imitati altrove. Milano è una città cosmopolita ed innovatrice. Qui si trovano uomini con i Baffi a manubrio, uomini con la barba sempre perfetta, con i capelli in ordine, precisi ed eleganti. Con lo staff di barbaecravatta.it oggi trattiamo le tendenze moda legate ai baffi ad iniziare dal baffo da pirata reso celebre da Johnny Depp. Caratteristiche: peluria non troppo folta e precisa molto simile a quella dei ragazzini alle prime esperienze con un rasoio. Alla base della barba da pirata ci sono pulizia accurata con shampoo specifico ogni due giorni e balsamo idratante sulle estremità delle lunghezze.

Uno dei più iconici è il baffo a manubrio molto in voga tra gli Hipster. Sono baffoni alla manubrio perchè la loro forma ricorda l’impugnatura delle motociclette. I baffi a fiammifero sono caratterizzati da una forma sottile e ben definita. Per curarli serve molta attenzione nello shaving attorno alle labbra e ai due fiammiferi, la cui forma deve essere ripresa tutte le mattine con una cura quasi maniacale.

Molto curioso è il baffo alla tricheco che richiamano alla mente i libri di storia con le foto di Stalin. Si distinguono per la forma folta dei due cespugli sopra la bocca, oltre che inconfondibile. La lunghezza della barba che ne fa da cornice può essere un peso nel look finale. Stile saggio e ordinato se si punta su una rasatura totale, più da cattivo ragazzo e trasandato con un pelo lasciato crescere fino a tre millimetri. Per mantenere lo stile alla tricheco è importante calibrare le lunghezze tra baffo e barba, nonché nell’idratazione della pelle che sotto tutto quel pelo deve pur sempre respirare.

Tra le tendenze spicca anche il baffo a ferro di cavallo, il biker moustache, immancabile per tutti i motociclisti. La forma è di una “U” rovesciata e si realizza rasando con cura le guance e la zona centrale del mento, incorniciata da due strisce verticali di peli parallele che s’incontrano al centro sopra il labbro superiore. Dopo avere definito i profili, la lunghezza e i volumi dei baffi, il rituale di mantenimento prevede lo shaving quotidiano e totale nelle zone che devono rimanere glabre intorno alla “U”.

Il baffo alla Chevron non perde mai il suo sex appeal. Ottima scelta per chi è alla ricerca di un modello che asseconda la crescita naturale dei peli che possono cadere sul labbro superiore in modo selvaggio, senza però risultare disordinati. Il baffo alla Dalí noto anche come baffo-antenna è tipico di Salvador Dalí, pittore eccentrico di epoca surrealista. Bisogna abituare il baffo alla direzione all’insù delle punte, applicando tutte le mattine una cera solida dal fissaggio molto forte e ritoccando le lunghezze ogni massimo due settimane. Si abbinano con visi magri e giovani.