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Pizza fit: gustosa e proteica

Parlare di pizza fit in Italia è probabilmente un insulto all’italianità che farà storcere la bocca a molti. Quando si tratta di toccare un classico della nostra cucina, riconosciuto in tutto il mondo che uno dei cibi più buoni apprezzati, diventa piuttosto complicato conciliare i puristi con coloro che hanno voglia e desiderio di sperimentare.

Chi è abituato a fare diete o controllare la proprio alimentazione sa che è necessario concedersi un po’ di libertà ogni tanto, prendendosi un pasto libero in cui gustare quegli alimenti di cui non si può proprio fare a meno. Questo pasto serve a calmare quel desiderio di sgarrare che, se non soddisfatto, porterebbe a faticare con la dieta. In certi momenti, però, attendere il pasto libero diventa più difficile del solito.

Immersi in una routine stancante e stressante, può succedere che in determinati periodi si senta una crescente necessità di comfort food. In questi casi l’alternativa migliore è quella di cercare un compromesso tra il gusto goloso e avvolgente di una pizza e valori nutrizionali più vicini a quelli che dovremmo assumere. Questa variazione nasce proprio come compromesso e il risultato vi stupirà.

La base

La classica base della pizza napoletana è formata da lievito, farina, un pizzico di sale e acqua. Si tratta di una base ricca di carboidrati, ad alta densità calorica e poverissima in proteine. L’alternativa proposta in questo caso è finalizzata ad aumentare il più possibile il contenuto proteico.

Per realizzare una pizza fit serviranno farina, yogurt greco non aromatizzato, sale e lievito in polvere. Risultati ancora migliori si ottengono utilizzando la farina che già include il lievito al suo interno al posto di quello in polvere, ma comunque la differenza è molto ridotta.

Si otterrà un impasto molto più compatto, proprio perché sostituendo l’acqua con lo yogurt greco si avrà una densità molto maggiore. Per questo motivo sarebbe consigliabile utilizzare un robot da cucina per facilitare l’amalgama degli ingredienti. Ad esempio si potrebbe impiegare una planetaria di quelle comunemente utilizzate per fare il pane. Le più consigliate sono quelle proposte da www.nuovofornodelpane.it, un sito che raccoglie le migliori offerte per cercare di far risparmiare il più possibile. L’impasto può essere comunque realizzato anche a mano, con un po’ di fatica.

La ricetta prevede di unire uguali quantità di yogurt e farina, mescolando assieme al lievito istantaneo in polvere (un grammo di lievito per 30 grammi di farina) e ad un pizzico di sale. L’impasto apparirà poco elastico, abbastanza duro e compatto. Lavorandolo all’interno di una planetaria, la velocità deve essere impostata al minimo per non stracciare la pasta. Una volta ottenuto un panetto liscio e omogeneo, si può immediatamente passare a stenderlo con un mattarello. La poca elasticità fa sì che sia necessario fare tutte le operazioni molto più lentamente, fino ad ottenere una base alta circa 3-5mm.

Condimenti

Preparata la base viene il momento di condire la pizza. Una margherita sarà certamente la scelta meno calorica, ma ci sono comunque molto possibilità le quali, nutrizionalmente, risultano molto valide.

Innanzitutto bisogna fare attenzione alla mozzarella. Sempre meglio scegliere una versione light, con meno grassi ed un contenuto calorico più basso. Allo stesso tempo, pesare sempre l’olio prima di aggiungerlo alla passata di pomodoro per realizzare la salsa.

Per non limitarsi ad una semplice margherita, ecco alcune idee alternative. Si può utilizzare dei pomodorini al posto della passata di pomodoro, da inserire a metà cottura perché non si secchino troppo, aggiungendo poi acciughe ben sgocciolate e frutti di mare: ricchi in proteine e grassi essenziali, ottimi per completare il piatto.

In alternativa si può preferire del prosciutto crudo, del petto di pollo o tacchino arrosto o altri affettati poveri in grassi, da aggiungere a fine cottura. Infine si può realizzare una versione vegetariana, con fughi, zucchine, melanzane o altri alimenti ricchi di fibre e a bassissima densità calorica.