Enti e Istituzioni

Nuove regole e agevolazioni per l’assegnazione di immobili ad uso sociale

Il Consiglio comunale ha approvato nuove regole e agevolazioni per le assegnazioni degli immobili del Demanio da destinare ad uso sociale, culturale o sportivo. La delibera, proposta dall’assessore al Bilancio e Patrimonio Emmanuel Conte, aggiorna e razionalizza in 12 articoli diverse norme in vigore in città dal 1998. Si tratta del “Regolamento di disciplina generale per l’uso degli immobili di proprietà comunale da destinare alla realizzazione di progetti economici, sociali, culturali, sportivi, educativi e formativi e sugli immobili da assegnare in uso ad enti pubblici e a società partecipate” e riguarda gli spazi del Demanio non destinati a valorizzazione economica. Possono averli in assegnazione con bando pubblico soggetti no profit oppure soggetti profit che svolgono attività in contesti periferici e recuperano l’immobile a proprie spese, società e associazioni sportive dilettantistiche e federazioni sportive. Per gli enti pubblici e per le società e fondazioni a intera partecipazione pubblica è prevista invece la possibilità di assegnazione senza procedura ad evidenza pubblica.

Diverse le agevolazioni al canone di concessione o locazione previste sulla base delle tipologie di soggetti, dell’attività svolta e dello stato manutentivo dell’immobile. Si applicherà una riduzione fino al 70% sui valori di mercato in favore di enti pubblici e società a intera partecipazione pubblica e dei soggetti senza scopo di lucro con progetti di recupero. Per questi ultimi si potrà aggiungere una riduzione del 15% se si svolgono attività per soggetti in situazione di fragilità e ancora una ulteriore agevolazione del 5% se l’immobile si trova in quartieri periferici e disagiati. La riduzione prevista invece è del 30% per i soggetti profit che svolgono attività con funzione di presidio e di riattivazione socio-economica in contesti periferici e di almeno il 30%, in base alle condizioni dell’immobile, per i no profit gestori di impianti sportivi, con possibilità di ulteriori riduzioni: 5% per attività rivolte a soggetti in situazione di fragilità, 5% per la collocazione in quartieri periferici e disagiati, 5% per opere di ripristino e rinnovamento dell’impianto, 5% in presenza di tariffe agevolate per i giovani e orario di apertura su sette giorni per almeno 12 ore al giorno.

Il comodato gratuito è ammesso per lo svolgimento di servizi e attività al Terzo settore, in base al tipo di immobile e alla valutazione del beneficio recato alla collettività dal progetto di intervento. Per gli enti pubblici o società a partecipazione pubblica il comodato è ammesso solo nel caso di specifico interesse pubblico dell’Amministrazione comunale. “Il regolamento del 1998, integrato nei primi anni duemila – dichiarano gli assessori Lamberto Bertolé (Welfare) e Emmanuel Conte (Demanio) – aveva bisogno di un aggiornamento per renderlo più coerente rispetto agli sviluppi che ha avuto la nostra società e per recepire normative più recenti come quella sul Terzo settore, ma in modo particolare per le necessità di un nuovo sistema di welfare che incroci sempre di più i bisogni sul nostro territorio. Mettendo a disposizione parte del nostro patrimonio si consente lo sviluppo di servizi in città, senza impattare sul bilancio. È una base importante per lo sviluppo del nuovo Piano del Welfare così come per lo sviluppo dell’economia civile. Un criterio cardine del nuovo regolamento è anche il coinvolgimento sempre maggiore dei municipi, che possono indicare al Demanio quali sono le necessità nei diversi quartieri, valorizzando le idee migliori per il territorio”.