Economia e Finanza

Palazzo Marino aderisce alla definizione agevolata delle controversie

Il Comune di Milano aderisce alla definizione agevolata delle controversie tributarie introdotta dalla Legge Finanziaria 2023. La scelta è stata approvata dal Consiglio comunale all’unanimità, su proposta dell’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte. La misura interessa i cittadini e le cittadine che hanno liti pendenti ad oggi con il Comune di Milano, in ogni grado di giudizio e non passate in giudicato, riguardo al pagamento di tributi locali come Imu, tassa sui rifiuti, imposta di soggiorno, imposta sulla pubblicità. Aderendo alla agevolazione, possono decidere di chiudere il contenzioso senza pagare sanzioni e interessi di mora e versando l’importo dovuto all’Amministrazione come tributo con uno sconto percentuale, che varia dal 10% al 95% in base allo stato e al grado di giudizio e dell’esito dell’ultimo o degli ultimi gradi di giudizio.

“Per il Comune di Milano – spiega Conte – la misura riguarda circa 1.200 ricorsi pendenti, relativi al pagamento di ICI, IMU, Tasi, Tarsu, Tares, Tari, ICP e Imposta di soggiorno. La legge di Bilancio dello Stato prevede che ogni Comune possa stabilire, entro il 31 marzo, se applicare la misura della definizione agevolata alle controversie aperte davanti al competente giudice tributario”. L’agevolazione può essere applicata nei casi in cui il ricorso introduttivo sia stato notificato al Comune di Milano entro il 1 gennaio 2023. I cittadini vi possono aderire presentando al Comune di Milano apposita domanda e pagando il dovuto entro il 30 giugno.

“La definizione agevolata – spiega Conte – consente ai contribuenti di regolarizzare la loro posizione e, all’Amministrazione, di ridurre le spese per il recupero dei suoi crediti e di consolidare le proprie entrate tributarie. Voglio sottolineare che l’agevolazione si differenzia in modo evidente dallo stralcio automatico delle cartelle, anch’esso previsto in Finanziaria, a cui a gennaio abbiamo detto di no: non è infatti destinata a cittadini che si sono sottratti per anni al loro dovere, ma al contrario a contribuenti che si sono fatti avanti, ritenendo di avere agito correttamente, utilizzando gli strumenti legali previsti. Dunque, un provvedimento che nel principio, nel merito e nel metodo, corrisponde alla linea seguita da questa Amministrazione in tema di tributi e lotta all’evasione. Per questo aderiamo, come abbiamo già fatto nel 2019”. Per rendere più chiaro il provvedimento e facilitare l’adesione da parte di tutti i contribuenti, l’Amministrazione ha predisposto un apposito regolamento, che disciplina le modalità e le procedure per avvalersi della definizione agevolata.