Cultura e Società

Ghisa. Operazione congiunta Milano-Abbiategrasso: trovato neonato sottratto dall’ospedale di Magenta

Ieri sera, venerdì 5 maggio, alla stazione di Milano San Cristoforo gli agenti della Polizia locale hanno arrestato per resistenza e tentata rapina un uomo che lo scorso 3 maggio aveva sottratto il proprio figlio di due mesi dall’ospedale di Magenta, dove il neonato era ricoverato. L’intensa e assidua attività di monitoraggio e controllo degli agenti della Polizia locale di Abbiategrasso nei pressi dell’abitazione del padre, ha consentito ieri pomeriggio alla pattuglia motocilisti di individuare il soggetto che trasportava il piccolo in un “ovetto”. Questi si è dato immediatamente alla fuga, prima a piedi e poi salendo a bordo di un’auto di passaggio.

Avvisata via radio, un’altra pattuglia ha individuato la vettura il cui conducente ha raccontato che il fuggitivo si era fatto portare alla stazione di Albairate, presumibilmente con l’intento di far perdere definitivamente le proprie tracce. Alla stazione però, l’uomo e il piccolo non c’erano più: sarà il capotreno a riferire agli inquirenti che i due erano appena saliti su un convoglio diretto a Milano. Mentre si spostavano verso Milano San Cristoforo, le pattuglie di Abbiategrasso hanno allertato la Centrale operativa della Polizia locale di Milano, intorno alle 18.20. All’arrivo del treno l’uomo, 30 anni, italiano ma di origini egiziane, è stato arrestato in quanto alla vista degli agenti ha opposto resistenza cercando anche di sottrarre ad un agente l’arma di ordinanza. In mattinata è prevista l’udienza di convalida per direttissima.

Alla nascita del bambino, i medici avevano riscontrato positività alla droga e qualche problema di salute. Al momento del ritrovamento, il neonato è apparso in buone condizioni e, su disposizione del tutore nominato dal Tribunale, è ora ricoverato in un ospedale. “Un’azione tempestiva degli agenti – dichiara l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli – e la collaborazione delle due Polizie locali hanno permesso di portare in salvo il neonato. Il mio grazie per la prontezza e la delicatezza dell’intervento anche al momento dell’arresto”.